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Gisèle Pelicot, la figlia Caroline: “La droga la rendeva confusa, pensavamo fosse malata”

La figlia di Gisèle Pelicot, Caroline Darian, ha ricordato in un’intervista a Tv This Morning della ITV i mesi prima che emergessero le violenze orchestrate da Dominique Pelicot ai danni della moglie. “Aveva comportamenti incoerenti, credevamo fosse malata ma erano gli effetti dei farmaci che assumeva senza saperlo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Caroline Peyronnet (a sinistra - Foto Fanpage.it), figlia di Gisèle Pelicot e autrice del libro "E ho smesso di chiamarti papà".
Caroline Peyronnet (a sinistra – Foto Fanpage.it), figlia di Gisèle Pelicot e autrice del libro "E ho smesso di chiamarti papà".

Caroline Darian sta cercando di riportare in tribunale il caso del cosiddetto "Mostro di Avignone", suo padre Dominique Pelicot. L'uomo è stato condannato a 20 anni di carcere per aver drogato la moglie e permesso a decine di sconosciuti di violentarla nella loro abitazione nel corso di un decennio.

Secondo Darian, i farmaci somministrati dall'uomo avrebbero portato Gisèle Pelicot ad assumere "comportamenti incoerenti" che i familiari, all'epoca ancora ignari di quanto accadeva, avrebbero inizialmente attribuito a un tumore al cervello o all'insorgenza del morbo di Alzheimer.

Le accuse di Caroline Darian a Dominique Pelicot

Caroline si è detta sicura di essere stata drogata e violentata con le stesse modalità con le quali Pelicot aveva organizzato gli stupri della moglie Gisèle. La donna ha recentemente pubblicato il libro "Ho smesso di chiamarti papà", presentato anche al Teatro Franco Parenti di Milano. Nel memoir, racconta come la scoperta delle violenze avallate dal padre abbia sconvolto la vita familiare.

Al programma Tv This Morning della ITV, ha ripercorso i mesi e gli anni immediatamente prima del caso giudiziario: in quel periodo, i comportamenti della madre preoccupavano Caroline e i suoi fratelli, che avevano temuto l'insorgere di qualche malattia. "Ora sappiamo che quelli erano gli effetti delle droghe che assumeva senza saperlo" ha spiegato Pelicot.

"Sembrava che mia madre fosse con noi senza essere davvero con noi – ha ricordato -. Era davvero strano, non sembrava in sé. Pensavamo a una malattia, non immaginavamo una cosa del genere. Darian ha anche affermato di aver "saputo fin dall'inizio" di essere stata anche lei vittima degli abusi e di essersi sentita "invisibile" durante il processo. "Devo scoprire la verità – ha raccontato -. Non so quali saranno i prossimi passi, ma so che è successo qualcosa di sbagliato prima o dopo le foto che mi ritraggono addormentata. Probabilmente sono sedata, la posizione era la stessa di mia madre".

La lettera della regina Camilla a Gisèle Pelicot

Nel frattempo anche la regina Camilla Parker Bowles ha voluto manifestare la sua solidarietà e vicinanza a Gisèle Pelicot, inviandole una lettera di supporto per quanto subito. La regina Camilla ha fatto sapere di essere rimasta "davvero sconvolta" dalla vicenda e di essere stata ispirata dalla dignità e dal coraggio mostrato da Gisèle.

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