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Giornalista Jeffrey Toobin si masturba durante collegamento: “Pensavo che la webcam fosse spenta”

Protagonista dell’episodio Jeffrey Toobin, scrittore e giornalista del New Yorker ora finito al centro di un bufera. “Non sapevo che la telecamera fosse attiva” si è scusato il diretto interessato ma questo non gli ha risparmiato una sospensione immediata da parte del giornale per cui lavora da 25 anni.
A cura di Antonio Palma
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Doveva essere un collegamento formale in videoconferenza per discutere delle prossime elezioni presidenziali statunitensi ma l'incontro a distanza tra giornalisti ed esperti si è trasformato in un video a luci rosse con uno dei partecipanti che ha iniziato a masturbarsi davanti agli occhi increduli degli altri. Protagonista dell'episodio Jeffrey Toobin, scrittore e giornalista del New Yorker ora finito al centro di un bufera. "Non sapevo che la telecamera fosse attiva" si è scusato il diretto interessato ma questo non gli ha risparmiato una sospensione immediata da parte del giornale per cui lavora da 25 anni.

In effetti, stando a quanto racconta il magazine Vice, la riunione ad un certo punto sarebbe stata interrotta o meglio tutti si sono allontanati ma a quel punto Toobin avrebbe iniziato a masturbarsi senza rendersi conto che la webcam era ancora accesa e quando tutti sono rientrati lo hanno sorpreso in atteggiamenti decisamente hot. Quando è rientrato anche lui nella conversazione ha proseguito come se nulla fosse senza rendersi conto di aver lasciato tutto acceso. In pratica Toobin avrebbe avviato un'altra conversazione hot online senza chiudere la precedente risultando ancora visibile.

Il gruppo aveva avviato una conversazione su Zoom che doveva essere una sorta di prova  per il giorno delle elezioni statunitensi ma si è rivelata una catastrofe per Toobin che per ora ha deciso di rinunciare anche ai suoi interventi sulla Cnn. "Ho fatto un errore imbarazzante e stupido pensando di non essere in video. Mi scuso con mia moglie, la mia famiglia, gli amici e i colleghi” ha spiegato il giornalista. "È stato sospeso in attesa di ulteriori verifiche su quanto accaduto", ha detto la portavoce del New Yorker Natalie Raab.

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