Giornalista di Al Jazeera scopre in diretta tv che moglie e figli sono morti a Gaza dopo raid israliano
Il corrisponde da Gaza di Al Jazeera, Wael Dahdouh, ha scoperto in diretta tv che la moglie e i due figli minorenni, di 15 e 6 anni, sono morti dopo essere stati colpiti da un raid israeliano.
Le strazianti immagini hanno fatto immediatamente il giro dei social media. Wael Dahdouh ha ricevuto la notizia che la sua famiglia è stata letteralmente distrutta mentre era in diretta su Al Jazeera, la tv del Qatar dove lavora come corrispondente e direttore dell'ufficio del canale a Gaza. Da giorni stava seguendo per i telespettatori l'aggressione israeliana alla Striscia.
Ma mai avrebbe pensato di trovarsi davanti ad una scena simile. Nel filmato girato da Al Jazeera si vede il giornalista entrare nell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah per vedere i suoi familiari all'obitorio e poi stringere tra le braccia il corpo senza vita della secondogenita.
L'attacco ha colpito l'abitazione nel campo profughi di Nuseirat dove i familiari del giornalista vivano temporaneamente dopo essere stati evacuati dalla propria casa nel nord della Striscia. Alcuni membri della famiglia di Al-Dahdouh, inclusa una nipote piccola, sono sopravvissuti. Il figlio adolescente, Mahmoud, avrebbe voluto diventare un reporter, proprio come il padre.
Sotto shock, il giornalista ha detto ad Al Jazeera: "Quello che è successo è chiaro, si tratta di una serie di attacchi mirati contro bambini, donne e civili. Stavo giusto riferendo da Yarmouk di un simile attacco, e i raid israeliani hanno preso di mira molte aree, incluso Nuseirat. Avevamo i nostri dubbi che l’occupazione israeliana non avrebbe lasciato andare queste persone senza punirle. E purtroppo è quello che è successo".
La collega Youmna Elsayed ha dichiarato: "Lui calma tutti. Ci dice di prenderci cura delle nostre famiglie. Ci parla come un fratello maggiore, non solo come un capoufficio. È straziante vederlo raccontare della sua famiglia di Wael e vedere quanto sia distrutto. Non ha lasciato Gaza. È rimasto lì, nonostante tutte le minacce e gli avvertimenti, e non si è fermato per 19 giorni".