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Guerra in Ucraina

Giornale tedesco assume come corrispondente da Mosca Marina Ovsyannikova dopo la protesta in tv

Marina Ovsyannikova, la giornalista russa diventata famosa per la sua protesta contro Putin in diretta televisiva, è stata assunta come corrispondente freelance dal quotidiano tedesco Die Welte: “La guerra in Ucraina è stata il punto in cui non è stato più possibile tacere”.
A cura di Ida Artiaco
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L'intervento in diretta di Marina Ovsyannikova durante il telegiornale.
L'intervento in diretta di Marina Ovsyannikova durante il telegiornale.
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Marina Ovsyannikova, la giornalista russa diventata famosa per la sua protesta contro Putin e la sua decisione di invadere l'Ucraina in diretta televisiva, è stata assunta come corrispondente freelance dal quotidiano tedesco Die Welte. La donna, che dopo aver mostrato un cartello contro la guerra alle spalle di una collega che stava conducendo il telegiornale, era stata arrestata e poi rilasciata, ha fatto oggi il suo debutto sulla prima pagina del giornale. Ad annunciarlo è stato il proprietario del Die Welte Axel Springer: "Riferirà per il cartaceo e per il canale di notizie TV di Die Welt da Ucraina e Russia", ha precisato.

Nel suo primo articolo per il quotidiano tedesco, Ovsyannikova, 43 anni, ha spiegato che "la guerra in Ucraina è stata il punto in cui non è stato più possibile tacere". Il direttore del giornale, Ulf Poschardt, ha elogiato il "coraggio in un momento decisivo" di Ovsyannikova per aver "difeso le virtù giornalistiche più importanti, nonostante la minaccia della repressione statale".

Immagine da Twitter.
Immagine da Twitter.

Era il 14 marzo scorso quando Marina Ovsyannikova aveva interrotto il tg russo in onda sul primo canale nazionale esibendo un cartello contro la guerra. "Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo", recitava lo striscione esibito in onda. La donna è stata in seguito arrestata e poi rilasciata. Proprio in previsione del fermo stabilito secondo le nuove leggi di Mosca, la donna aveva registrato e diffuso su Youtube un videomessaggio in cui spiegava: "Quello che sta accadendo in Ucraina in questo momento è un crimine. La Russia ha aggredito un Paese. Tutto questo ha un nome e un cognome: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare questa guerra fratricida". Il direttore del telegiornale del canale 1 russo, Kirill Kleimyonov, aveva risposto qualche giorno dopo la protesta in diretta: “Ovsyannikova è una spia inglese. Ha tradito il paese e tutti noi per un bonus”.

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