Gik, il vino blu che arriva dalla Spagna (e che non piace all’Europa)
Lo scorso anno una start up di giovani imprenditori di Bilbao ha creato un nuovo vino, diverso da tutti gli altri soprattutto per una caratteristica: il colore. Questo vino, infatti, non è né bianco, né rosso, né rosato…ma blu. Il suo nome è Gik, viene ricavato da un mix di uve bianche e rosse provenienti dai vigneti intorno La Rioja, Navarra e Saragozza, con l'aggiunta di coloranti naturali e ha una bassa gradazione alcolica. Tra le varietà di uve utilizzate per dar vita al Gik ci sono Airén, Syrah e Garnacha alle quali, dopo la fermentazione, vengono appunto aggiunte le antocianine (pigmenti ricavati dalla buccia degli acini rossi). “Per ideare questo prodotto sono stati necessari due anni di ricerca in stretta collaborazione con diversi istituti tecnologici legati al settore alimentare”, spiegano i produttori.
La start up multata in Spagna per Gik – Il vino blu è nato in Spagna ma quando è uscito sul mercato non è stato riconosciuto come vino dall’Unione Europea proprio a causa del suo colore acceso e per questo non è commerciabile come tale. Nel febbraio scorso la start up è stata anche multata dal ministero dell’Agricoltura basco e Gik è stato inserito nella categoria “altre bevande alcoliche”.
Il vino blu piace molto in Oriente e in Brasile – Quel che è certo è che però Gik, col suo sapore fresco e dolce, ultimamente sta ottenendo un grande successo sui mercati extraeuropei. È amato soprattutto in Oriente – dove le novità eccentriche sono molto apprezzate – e in Brasile, e i creatori sperano di poter arrivare anche al mercato nordamericano. “Bere Gik – assicurano ancora gli imprenditori spagnoli – non è soltanto bere un vino blu: è sorseggiare innovazione, creatività, infrangere le regole e reinventare le tradizioni”.