Giappone, un minuto di silenzio per ricordare la tragedia di Fukushima (VIDEO)
Ad un anno dalla tremenda tragedia di Fukushima, il Giappone si ferma a ricordare i suoi morti, oggi i giapponesi si uniscono nel ricordo collettivo di un evento che ha sconvolto la Nazione. Questa mattina alle 6.46 ora italiana tutto il Paese ha osservato un minuto di silenzio in ricordo della triplice tragedia del terremoto, dello tsunami e del disastro nucleare. Un gesto simbolico ma che è anche e soprattutto un momento di riflessione sul futuro del Paese attraverso un ripensamento delle sue politiche energetiche.
A Tokyo commemorazione ufficiale con l'imperatore Akihito – Numerose le cerimonie ufficiali e no che oggi ricorderanno le 15.854 vittime di quell'immane disastro, soprattutto nel nordest del Paese e nella prefettura di Iwate, le zone più colpite dallo tsunami dell'11 marzo 2011. Le autorità centrali del Giappone, in testa l'imperatore Akihito con la moglie Michiko, hanno partecipato alla cerimonia ufficiale organizzata dal Governo di Yoshihiko Noda presso il Teatro Nazionale di Tokyo che ha visto la partecipazione di centinaia di persone. Le commemorazioni però si sono susseguite da ieri sera anche a livello locale e hanno visto protagonista soprattutto la popolazione, che non vuole dimenticare.
Cerimonie in tutto il Giappone – Il bilancio delle vittime, infatti, resta ancora altamente provvisorio, all'appello secondo gli ultimi dati mancano ancora più di tremila persone forse perse per sempre tra le onde devastatrici dello tsunami. Nonostante gli sforzi molta parte del territorio resta ancora da ricostruire e molte famiglie vivono ancora senza un'abitazione. La giornata di oggi tra preghiere e partecipazione è un momento anche per la riflessione sul futuro della Nazione tra contrasti interni e gli interrogativi di molti.
Numerose le manifestazioni di protesta contro il nucleare – La giornata è anche rappresentata dalle numerose manifestazioni di protesta contro la politica nucleare del Governo che sono state organizzate in tutto il Giappone, dalla capitale alle città di provincia a quelle più direttamente coinvolte nel disastro come Koriyama e Fukushima ancora sotto pericolo perché altamente contaminate. A Tokyo commemorazione e protesta si sono unite con migliaia di persone radunate nel centrale Hibiya Park per dar vita ad una catena umana e circondare simbolicamente i Palazzi governativi circostanti.