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Covid 19

Giappone, un milione di contagi e record di decessi: perché sta morendo così tanta gente per Covid

Record di decessi a gennaio e oltre un milione di contagi in tutto il paese. Il Giappone sta affrontando una delle peggiori ondate Covid da inizio pandemia, a causa soprattutto della fine delle restrizione e delle sottovarianti Omicron.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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In quello che sembra essere un andamento contrario a quanto è accaduto e ancora accade, il Giappone si trova ad iniziare questo 2023 con un numero sempre più crescente di morti per Coronavirus. Se finora, negli anni di pandemia che hanno messo a dura prova l'assistenza ospedaliera dei paesi di tutto il mondo, i decessi erano stati contenuti, a partire dalla fine del 2022 si è registrata una vera e propria impennata del tasso di mortalità.

Il record negativo è arrivato lo scorso 20 gennaio quando, così come riporta il la BBC citando Our World in Data, il database Covid dell'Università di Harvard, il Giappone ha superato il numero di decessi Covid-19 di Regno Unito, Stati Uniti e Corea del Sud. Le cause sono da ricercare, secondo gli esperti, in diversi fattori, a partire dalla riapertura, avvenuta a metà della scorso anno, dei confini. I visitatori stranieri hanno ripreso a viaggiare verso il paese con restrizioni sempre più blande, come ad esempio l'utilizzo di una mascherina nei luoghi pubblici e insieme l'acquisto di un pacchetto per l'assicurazione sanitaria che garantisse cure in caso di necessità.

A questo si aggiunge l'arrivo della variante Omicron che con le sue sottovarianti è riuscita a sfuggire al sistema immunitario provocando sempre più infezioni, che risultano difficile da curare. Anche perché l'accesso alle cure non è sempre così immediato, a causa del fatto che in Giappone il Covid è stato classificato come malattia di classe 2, ovvero "molto pericolosa", e quindi curabile solo in determinati ospedali indicati dal governo, nosocomi che di fatto sono sempre più sopraffatti dall'aumento del carico di lavoro.

Dinanzi all'aumento dei decessi per Covid, che avvengono principalmente tra la popolazione più anziana del paese, e alle sempre più pressanti richieste, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato che la classificazione verrà abbassata, ma solo a partire dal prossimo maggio.

Di fatto, avendo il Giappone riaperto i confini da poco, si è trovato ad affrontare una maggiore diffusione del virus che ha portato a un aumento del tasso di infezione, che invece finora era stato sempre molto basso. Ed essendo l'immunità naturale più forte di quella ottenuta dalla vaccinazione, la bassa immunità data dai pochi contagi ha subito un contraccolpo causando così più morti.

Secondo gli esperti il rischio è che i decessi possano aumentare ancora nei prossimi mesi a causa della mancanza di farmaci antivirali disponibili per la popolazione, ma c'è anche chi ipotizza che la curva dei contagi, e così quella dei decessi, inizierà finalmente a scendere.

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