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Giappone, nucleare: un involucro di cemento per fermare le radiazioni a Fukushima

L’Aiea ha innalzato il livello di allarme nucleare da 4 a 5 per la centrale atomica di Fukushima in Giappone. Per fermare le radiazioni si pensa ad un involucro di cemento.
A cura di Fernanda Pica
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allarme radiazioni a Fukushima in Giappone

La crisi nucleare in Giappone stringe come in una morsa la popolazione dell'arcipelago, mentre le autorità nipponiche hanno perso del tutto il controllo della situazione. L'Agenzia Internazione per l'Energia Atomica ha comunicato che il livello di allarme è passato da 4 a 5 per la centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata prima dal terremoto di 8,9 gradi Richter e poi dal successivo tsunami, le cui onde alte più di 10 metri hanno investito il nord est del Paese. La scala di allarme nucleare va dal livello 1, definito di "anomalia" al 7 che segnala un "incidente gravissimo", e ogni volta che si supera un gradino di questa scala, l'incidente è stimato dieci volte più pericoloso di quello immediatamente precedente. Il disastro nucleare di Cernobyl del 1986 raggiunse il livello di allarme numero 7, mentre quello di Three Miles Island si classificò al livello 5.

In queste ore, i tecnici giapponesi stanno tentando di risanare l'impianto elettrico della centrale di Fukushima, devastata dalle esplosioni, in modo tale da accelerare le operazioni di raffreddamento dei nuclei dei reattori, che minacciano di emettere un'abbondante quantità di radiazioni estremamente nocive per la salute umana. In alternativa, gli esperti nipponici hanno proposto di ricoprire l'impianto nucleare con uno spesso involucro di sabbia e calcestruzzo, come avvenne nel 1986 a Chernobyl per arginare i danni di quella catastrofe nucleare."Non è impossibile racchiudere i reattori sotto il cemento. Ma la nostra priorità adesso è quella di raffreddarli prima" ha dichiarato un funzionario della Tepco, la Tokyo Electric Power, nel corso di una conferenza stampa.

Oggi però, il lavoro dei tecnici sull'impianto elettrico di Fukushima, dovrà essere interrotto per consentire la prosecuzione delle operazioni di raffreddamento dei reattori attraverso l'ausilio di cannoni ad acqua e di elicotteri che riversano sulla centrale immani getti di acqua di mare. In particolare, quello che desta maggiore preoccupazione è il reattore numero 3, perché utilizza anche il plutonio, una sostanza estremamente nociva all'uomo. Le missioni di ieri non hanno riscontrato degli esiti positivi, ma oggi, un portavoce del governo giapponese esprime la sua fiducia nei confronti dei piloti, che in base all'esperienza della scorsa giornata, saranno in grado di "aggiustare la mira".

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