Giappone, nucleare: plutonio attorno Fukushima, contaminazione ambientale irreversibile
È disastro atomico dopo il terremoto in Giappone che ha gravemente danneggiato la centrale nucleare di Fukushima: tracce di plutonio, materiale altamente radioattivo e mortale per gli essere umani, sono state rinvenute nel suolo attorno a uno dei reattori dell'impianto. Il Parlamento nipponico si è scagliato duramente contro il premier Naoto Kan, accusato di non aver saputo gestire la tragedia e di aver ritardato l'evacuazione della zona colpita dalle radiazioni.
L'opposizione accusa Naoto Kan di non aver esteso l'area da evacuare attorno alla centrale nucleare di Fukushima e di aver preso misure drastiche per il raffreddamento dei reattori con acqua di mare soltanto due giorni dopo la catastrofe. Il presidente si è scusato, affermando di aver cercato consigli sull'opportunità di evacuare 130 mila persone in aggiunta ai 70 mila residenti che hanno dovuto lasciare le abitazioni costruite a qualche decina di chilometri dall'impianto.
Sono 28 mila i morti causati dal sisma di quasi tre settimane fa e dallo Tsunami con onde alte 23 metri che hanno raso al suolo interi villaggi e piccole città. Il conto delle vittime potrebbe crescere esponenzialmente a causa dell'incidente nucleare di Fukushima. L'impianto è stato irreversibilmente danneggiato dal cataclisma e nessuno sa come raffreddare i sei reattori della struttura.
Due esperti nucleari sono stati inviati dalla Francia sul posto per coordinare gli interventi necessari a scongiurare il pericolo maggiore: dopo la parziale fusione del nocciolo confermata dai tecnici della Tepco, la paura è che uranio e plutonio contenuti nel nucleo fuoriuscano e contaminino l'ambiente, causando una nuova Chernobyl con effetti disastrosi per centinaia di anni. In caso del plutonio, il periodo di decadimento della radioattività è di migliaia di anni.