Giappone, nucleare: nocciolo fuso, radiazioni 10 milioni di volte oltre i limiti a Fukushima
L'acqua nel reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima è 10 milioni di volte più radioattiva del normale, come confermato dall'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica. Si tratta dell'acqua utilizzata per raffreddare i reattori atomici danneggiati dal terremoto in Giappone e dallo tsunami con onde alte 23 metri che due settimane fa hanno raso al suolo la prefettura di Miyagi, a 120 chilometri dalla capitale Tokyo. La radioattività estremamente elevata è incompatibile con la vita umana e la presenza di iodio-131 nel reattore numero 2 di Fukushima fa presupporre che ci sia stato un contatto diretto con il nocciolo centrale. Il dato di 1.000 millisievert/ora ha messo in allarme il personale al lavoro nei pressi della centrale, che è stato evacuato.
Oggi saranno adoperate pompe elettriche per raffreddare i reattori fuori controllo della centrale nucleare, attraverso getti d'acqua pilotati da lontano. La Tepco, la società che gestisce gli impianti atomici di Fukushima, conferma i livelli di radioattività rilevati nelle acque di raffreddamento del reattore numero 2. Secondo i responsabili, la contaminazione potrebbe essere avvenuta a causa di un danno al nocciolo del reattore provocato dal sisma o dallo tsunami di due settimane fa. Ormai acqua contaminata è rilevata nei pressi di quattro reattori dell'impianto.
Alcuni dei 500 tecnici che sono stati obbligati a lavorare nei pressi della centrale si sono definiti “morti viventi”, nessuno di loro potrà sopravvivere agli elevatissimi livelli di radiazione assorbiti. L'apocalisse nucleare di Fukushima porta Greenpeace a elevare l'allerta dell'incidente giapponese: sarebbe di livello 7, proprio come quello di Chernobyl. Gli esperti confermano che il nocciolo del reattore numero 2 si sarebbe parzialmente fuso e l'uranio potrebbe essere entrato in contatto con agenti atmosferici e con l'acqua utilizzata per il raffreddamento. Le conseguenze su scala mondiale di questa tragedia, lo conferma il premier giapponese Naoto Kan, sono “imprevedibili”.