Giappone, la scuola la obbliga a tingersi i capelli di nero e lei li denuncia per danni
I suoi capelli erano troppo chiari così la scuola che frequentava l'ha costretta a tingerli di nero, altrimenti sarebbe stata espulsa dalle lezioni. E' successo ad una ragazza giapponese di 18 anni, ma il suo dramma non finisce qui. Dopo ripetute colorazioni, la studentessa ha sofferto di una forte irritazione al cuoio capelluto e per questo ha deciso di trascinare il governo regionale di Osaka in tribunale, chiedendo 2,2 milioni di yen di danni, pari a circa 17 mila euro.
Tutto è cominciato circa un anno fa, nel settembre del 2016, quando la ragazza, secondo quanto riferito dal quotidiano locale Japan Times, aveva deciso di fare ricorso al governo abbandonando la scuola. Gli insegnanti avevano infatti chiesto alla madre di farle cambiare il colore dei capelli, considerato troppo chiaro. Pur di farle frequentare i corsi, l'adolescente ha dovuto sottoporsi ad una serie di trattamenti che avrebbero danneggiato la fibra del capello, oltre a disagi psicologici e con ripercussioni sulla sua vita sociale, e la ragazza dichiara di aver vissuto un’esperienza molto dolorosa.
L'istituto finito al centro del mirino, tuttavia, si difende. Masahiko Takahashi, direttrice della scuola, ha negato le accuse e ha ribadito che la loro politica vieta assolutamente agli studenti di tingere o sbiancare i capelli, ma si è astenuta dal commentare la vicenda. La notizia ha attirato l'attenzione della stampa internazionale, in particolare sui codici rigorosi imposti da molte scuole in Giappone, dalle indicazioni sul colore dei capelli al divieto di truccarsi, di indossare gioielli o di portare gonne troppo corte.