Giappone: cerca da 5 anni la moglie spazzata via dallo tsunami. “E’ in mare, la troverò”
Sono passati oltre cinque anni dal devastante tsunami che distrusse una parte della costa giapponese l'11 marzo del 2011. Da allora Yasuo Takamatsu non ha mai smesso di cercare sua moglie, scomparsa quel giorno, spazzata via da quell'onda anomala seguita a un terremoto di magnitudo 9, uno dei più violenti della storia recente. Un'onda altissima inghiottì letteralmente l'edificio in cui Yuko – questo il nome della donna – lavorava ogni giorno. Da allora suo marito non ha mai smesso di cercarla, effettuando continue immersioni subacquee alla ricerca dei suoi resti spesso accompagnato dal padre di Yuko, che di fatto ha condiviso il senso di quella che è diventata una missione romantica e disperata.
A raccontare la storia di Yasuo e Yuko è stato il New York Times: i due si conobbero nel 1988, entrambi 25enni. Lei era già un'impiegata di banca, lui era un soldato. Si innamorarono subito e fecero dei figli, già grandi il giorno dello tsunami. Fu Yasuo ad accompagnare a lavoro sua moglie quella mattina. Qualche ora più tardi una scossa di terremoto causò l'onda anomala che spazzò via migliaia di persone. Nelle ore l'uomo ricevette un messaggio dal figlio, salvo nei locali dell'Università di Sendai, poi uno dalla moglie: "Tutto bene? Voglio tornare a casa". Credette che la donna si fosse salvata e che fosse al sicuro, ma i suoi vestiti e il suo cellulare furono ritrovati dopo giorni. Di lei, invece, nessuna traccia.
Fu così che Yasuo si convinse che avrebbe dovuto cercarla dappertutto: nel 2013 pensò che sua moglie fosse stata inghiottita dal mare, così prese lezioni di immersione e iniziò le ricerche nei fondali. Studiò le correnti sottomarine e le tipologie di fondali e continuò – ogni volta che ne ebbe la possibilità – a cercare il corpo di sua moglie. Le speranze di trovare sono ormai prossime allo zero, ma i due si accontenterebbero anche di un oggetto.