Giappone, allarme dell’OMS: epidemia record di morbillo, colpa dei no vax
Un'importante epidemia di morbillo sta mettendo in allarme le autorità sanitarie giapponesi e l'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui si tratta delle più grave degli ultimi dieci anni nel paese asiatico. Dall'inizio dell'anno, infatti, sono stati già registrati 167 casi, concentrati in venti delle quarantasette prefetture presenti su tutto il territorio nazionale. Preoccupante, in particolare, la situazione in due province, quella di Mie e Osaka. Nella prima delle due, in particolare, sono stati segnalati 49 casi e quasi tutti coinvolgono membri della comunità religiosa Kyusei Shinkyo, che rifiuta farmaci e vaccini.
Il gruppo – o meglio, la setta – pratica e teorizza il rifiuto dei medicinali, che sarebbero rigorosamente da evitare per mantenere puri sia il corpo che la mente. In seguito all’allarme lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, tuttavia, i seguaci hanno ritrattato: "Data la situazione inaspettata seguiremo l’invito dei responsabili sanitari a fare il vaccino contro il morbillo e altre malattie altamente contagiose", hanno fatto sapere attraverso un comunicato. Tutti i giornali giapponesi infatti accusano la setta no vax di essere responsabile di almeno uno dei due focolai di morbillo attivi nel paese. Secondo l'Oms, il Giappone non è l’unico Paese a dover fronteggiare questa crisi sanitaria: nel 2018 i casi di morbillo in tutto il mondo sono raddoppiati rispetto all'anno precedente.
In Europa nel 2018 decine di migliaia di casi di morbillo
Erroneamente considerata una malattia non grave, il morbillo si è diffuso con forza negli ultimi anni anche in Europa: sono stati decine di migliaia i casi accertati nel 2018 nel Vecchio Continente, con l'Italia ai vertici della classifica per numero di contagi. Colpa, secondo gli scienziati, delle teorie antivacciniste che hanno preso piede anche nel nostro paese negli ultimi anni.