Giappone, 81 morti potenzialmente legati all’uso d’integratori contro il colesterolo
Kobayashi Pharmaceutical – società farmaceutica giapponese – ha annunciato che sta esaminando i casi di altri 76 decessi potenzialmente legati ai suoi integratori alimentari anti-colesterolo contenenti riso rosso fermentato, uno scandalo sanitario clamoroso scoppiato nel Paese diversi mesi or sono. Durante un precedente aggiornamento sull'argomento ad aprile, Kobayashi aveva già segnalato cinque morti potenzialmente legate ai suoi prodotti, che da quel momento sono stati ritirati dal mercato. Centinaia di persone che avevano consumato questi integratori alimentari sono state ricoverate in ospedale.
Kobayashi Pharmaceutical, dunque, sta indagando sui decessi probabilmente legati alle sue compresse contenenti riso rosso fermentato, o "beni koji", destinate ad abbassare il colesterolo. "Abbiamo ricevuto 1.656 richieste da persone che hanno cercato assistenza medica", si legge in una nota.
Sulla vicenda è intervenuto anche il governo nipponico: in risposta all’improvviso aumento dei decessi segnalati, il ministro della Sanità Keizo Takemi ha affermato che è “estremamente deplorevole” che Kobayashi Pharmaceutical non abbia aggiornato il dicastero prima. Takemi ha aggiunto che il governo sarebbe intervenuto per assumere un ruolo più attivo nelle indagini, dopo aver consentito all'azienda di auto-segnalare le sue scoperte. "Non possiamo più lasciare che la Kobayashi Pharmaceutical se ne occupi da sola".
Kobayashi Pharmaceutical è stata fondata nel 1919. Sebbene non sia una delle principali aziende farmaceutiche giapponesi, produce una varietà di integratori e prodotti per la salute come scaldamani e deodoranti per ambienti, alcuni dei quali sono venduti anche all'estero. Le linee guida per il controllo di qualità relative agli integratori e ad altri prodotti che riportano affermazioni sulla salute sono state stabilite in Giappone nel 2015. Tali normative sono considerate meno severe delle norme giapponesi che disciplinano i farmaci da prescrizione medica; anche per questo le aziende sono solitamente responsabili dell'auto-segnalazione della conformità dei prodotti piuttosto che sottoporsi a screening statali.