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Guerra in Ucraina

Prigozhin è a Minsk, chiusa inchiesta su Wagner. Lukashenko: “Se crolla la Russia moriremo tutti”

Il leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgheni Prigozhin, sarebbe atterrato oggi vicino Minsk in Bielorussia, mentre Mosca ha comunicato di aver chiuso i procedimenti penali a carico suo e dei mercenari dopo la rivolta di sabato scorso. In corso i preparativi per il trasferimento dell’equipaggiamento militare pesante del battaglione alle truppe russe. Lukashenko: “La situazione ci è sfuggita di mano”.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo il giallo delle ultime ore, i media russi hanno finalmente rivelato dove si trova Evgheni Prigozhin, il leader del gruppo paramilitare Wagner che sabato scorso aveva dichiarato l'inizio di una guerra civile in Russia, poi fermata.

Il jet privato dell'ex "cuoco di Putin", così come Prigozhin è soprannominato, sarebbe infatti atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk, in Bielorussia. Lo riferisce Ukrainska Pravda. L'aereo, un Embraer Legacy 600 con la matricola RA02795, normalmente usato per i suoi spostamenti è arrivato intorno alle 6:40, ora locale, da Rostov sul Don. Pochi minuti dopo un altro jet è atterrato allo stesso aeroporto da San Pietroburgo.

Dopo che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha potuto confermare la notizia affermando di non sapere se Prigozhin sia in Bielorussia o meno, è arrivata una nota ufficiale del presidente Lukashenko: "Le garanzie di sicurezza, come promesso ieri, sono state fornite. Prigozhin oggi è in Bielorussia", ha detto, citato dall'agenzia Belta.

Dove si trova precisamente Prigozhin in Bielorussia

Tra le indiscrezioni riguardanti la collocazione di Prigozhin, il capo del comitato di intelligence del Senato degli Stati Uniti Mark Warner ha detto alla Nbc: "Immagino – anche se è solo una voce – che Prigozhin si trovi in uno dei pochi hotel di Minsk che non ha finestre, forse per proteggerlo dai tentativi di omicidio".

Warner ha anche sottolineato di aver ricevuto informazioni che il capo della Wagner era effettivamente nella capitale bielorussa.

Lukashenko sull'accordo che ha fermato l'avanzata di Wagner verso Mosca

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Prigozhin, dunque, potrebbe trovarsi ora nei pressi della Capitale bielorussa, da cui il presidente Lukashenko, principale alleato di Putin, ha lavorato per l'accordo che ha permesso di fermare l'avanzata della Wagner verso Mosca. Secondo il numero uno di Minsk, che oggi ha parlato con i giornalisti a margine di una cerimonia di promozione di militari al grado di ufficiale generale, le persistenti tensioni tra il gruppo paramilitare Wagner e l'esercito russo sono state gestite male, portando lo scorso fine settimana allo "scontro" tra le due parti.

Il presidente bielorusso ha aggiunto che "è stato doloroso assistere" all'ammutinamento di Wagner durante il fine settimana. "Anche molti bielorussi li hanno presi a cuore, perché la patria è una. Le rivoluzioni ‘colorate' (proteste che puntano a rovesciare i governi) non scoppiano mai se un Paese non ne ha le ragioni".

Lukashenko sull'ammutinamento di Wagner: "La situazione ci è sfuggita di mano"

Ma, ha continuato, "la situazione ci è sfuggita di mano, poi abbiamo pensato che si sarebbe risolta, ma non è stato così", ha dichiarato Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa statale Belta. "Non ci sono eroi in questa storia", ha deplorato, aggiungendo infine che "è mia opinione che moriremo tutti se la Russia crollerà e saremo sepolti nelle rovine".

Infine, Lukashenko ha detto che "abbiamo una missione per salvare il mondo conquistato da milioni di eroi, i nostri padri e nonni. Questo significa solo una cosa: dobbiamo essere più forti della minaccia che di nuovo alleggia come ombra sulla nostra terra. E ancora dall'Occidente. Come potere vedere, la storia si ripete. Parlando di forza, penso alle capacità tecniche".

Mosca archivia le accuse per ribellione armata contro Prigozhin e i miliziani Wagner

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Intanto, l'Fsb ha fatto sapere di aver chiuso l'inchiesta contro Prigozhin che era stato accusato per aver organizzato una ribellione armata. Lo riferisce Ria Novosti citando un comunicato del servizio segreto di Mosca. "Nel corso delle indagini sul procedimento penale avviato dal dipartimento investigativo dell'FSB della Federazione Russa il 23 giugno ai sensi dell'articolo 279 del codice penale sulla ribellione ribellione armata – si legge nella nota dell'Fsb – è stato stabilito che il 24 giugno i suoi partecipanti hanno interrotto le azioni direttamente volte a commettere un crimine. Tenendo conto di questa e di altre circostanze rilevanti per l'indagine – continua la nota dei servizi russi – il 27 giugno l'autorità investigativa ha emesso una decisione di chiudere il procedimento penale".

Archiviate, dunque, anche le accuse contro la Wagner. Intanto, sono in corso i preparativi per il trasferimento dell'equipaggiamento militare pesante di Wagner alle truppe russe, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa di Mosca.

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