Giallo in Laos per il sospetto avvelenamento da metanolo, il medico di una vittima: “Finita in coma in 30 minuti”
All'inizio "era confusa e aveva sonno". Mezz'ora dopo "ha avuto un attacco epilettico ed è entrata in coma". Il dottore che per primo ha visitato e curato Holly Bowles, turista australiana 19enne morta dopo un presunto avvelenamento da metanolo in vacanza a Vang Vieng nel Laos, prova a ricostruire le condizioni della giovane in ospedale.
Holly Bowles è la sesta vittima deceduta in questo modo. La presenza sospetta dell'additivo illegale nei drink alcolici ha portato al trasporto d'urgenza di almeno una dozzina di persone nell'ospedale locale e poi nelle terapie intensive delle cliniche tailandesi.
La giovane australiana se n'è andata venerdì 22 novembre, due giorni dopo l'amica di viaggio Bianca Jones, morta nel giro di 24 ore. L'agonia e il coma sono ancora impressi nelle parole del dottor Yaher, sentito da The Times. "Era confusa e aveva sonno. Le abbiamo chiesto cosa avesse mangiato o bevuto, ma non sapeva cosa fosse accaduto", riporta l'uomo che l'ha visitata e messa sotto osservazione fin da subito.
In un primo momento, Yaher aveva pensato che Bowles avesse ingerito una quantità eccessiva di cannabinoidi commestibili, molto gettonati tra i turisti a Laos. Per questo motivo, prosegue il medico, la giovane era stata "trattata in modo sintomatico: le abbiamo fatto una flebo e somministrato delle vitamine. Ma mezz'ora dopo la ragazza ha avuto un attacco epilettico ed è finita in coma".
La situazione degenera. La ragazza comincia ad avere difficoltà respiratorie. L'équipe medica risponde con una rianimazione cardio polmonare e un intubamento. Le condizioni sono gravissime. La pazienza viene trasferita nell'ospedale della capitale di Laos, Vientiane.
La famiglia di Bowles ha poi confermato la morte: "Troviamo conforto e consolazione nel sapere che Holly ha portato gioia e felicità a tante persone. Stava vivendo i migliori momenti della sua vita durante il suo viaggio nel Sud Est del Pacifico. Siamo sempre stati molto orgogliosi di tutto ciò che faceva".
Nel frattempo, proseguono le indagini delle forze dell'ordine locali per definire le cause e i presunti colpevoli. All'Associated Press è stato riferito che un "certo numero di persone" è stato fermato e interrogato sui presunti avvelenamenti, senza comunque accuse in carico.
Il sindaco di Vang Vieng, Bounchan Malavong, ha spiegato che le autorità e i dipartimenti competenti hanno risposto con ispezioni a tappeto in tutte le attività commerciali del distretto, compresi ristoranti e luoghi d'intrattenimento, per garantire il rispetto degli standard di sicurezza e tutelare i turisti.
Il ministro degli Esteri di Laos ha espresso le condoglianze a tutte le famiglie delle sei vittime, tra i quali ci sono l'avvocata inglese Simone White, due giovani danesi Anne-Sofie Orkild Coyman (20 anni) e Frela Vennervald Sorensen (21enne) e l'americano James Louis Hutson, 57 anni.