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Giallo in Bielorussia: trovato morto il direttore di un museo. Era un oppositore di Lukashenko

Kanstancin Shyshmakou, direttore del Museo di storia militare Vaukavysk, è stato trovato morto nelle scorse ore. L’uomo era scomparso il 15 agosto dopo essersi rifiutato di sottoscrivere il protocollo elettorale con numeri truccati dopo le elezioni presidenziali vinte da Alexander Lukashenko.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora un giallo in Bielorussia: è stato infatti trovato morto nelle scorse ore Kanstancin Shyshmakou, direttore del Museo di storia militare Vaukavysk. L'uomo si era rifiutato di firmare il protocollo elettorale con numeri truccati e da alcuni giorni era scomparso.

Era il 15 agosto quando – intorno alle cinque di pomeriggio- aveva telefonato alla moglie annunciando che non avrebbe più diretto il museo: "Non lavorerò più qui, torno a casa". Ad attenderlo la sua famiglia, che tuttavia non l'ha mai visto arrivare; Shyshmakou, inoltre, aveva il telefono spento ed era irreperibile. Dopo 24 ore di attesa i suoi genitori e sua moglie ne hanno denunciato la scomparsa.

Intervistato da un quotidiano bielorusso il padre del giovane, Andrei Shishmakov, ha dichiarato che il figlio – insieme a un altro ragazzo – il 9 agosto si era rifiutato di firmare il protocollo che riconosceva la vittoria alle elezioni del presidente Alexander Lukashenko. Era quindi tornato a casa rimanendo in ferie fino al 14 agosto, per poi recarsi al lavoro il 15, giorno di apertura del sito museale. Quel pomeriggio aveva telefonato alla moglie dicendole che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro e che presto sarebbe tornato a casa, dove però non è mai arrivato. La polizia è stata avvertita dopo circa un giorno e gli agenti hanno fatto sapere che l'uomo era stato visto vivo poche ore dopo aver lasciato il museo nell'area di Mostov, non lontano dal Neman, sulla strada da Volkovysk a Grodno. Resta ora da capire se la morte di Kanstancin Shyshmakou sia effettivamente collegata al suo aperto dissenso verso il presidente Lukashenko o se si sia trattato di una fatalità.

Lukashenko: "Opposizione tenta colpo di stato, reagiremo"

"Non chiedono niente di meno e niente di diverso da un trasferimento di poteri nelle loro mani", così il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko accusa il Consiglio per il coordinamento della transizione dei poteri costituito dall'oppositrice Svetlana Tikhanovskaya di voler organizzare un colpo di stato ai suoi danni. "Consideriamo il loro come un tentativo di colpo di stato, con tutto ciò che ne consegue. Prenderemo misure adeguate contro tutti coloro che si sono recati al loro quartier generale", ha aggiunto Lukashenko

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