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Giallo Egyptair: le scatole nere non hanno registrato i minuti prima del disastro

Un nuovo mistero sull’incidente del volo Egyptair precipitato il 19 maggio scorso a largo del Mar Mediterraneo: le scatole nere non hanno registrato gli ultimi minuti.
A cura di Davide Falcioni
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Potrebbe essere ancora molto lontana la soluzione dell'enigma sulle cause dell'incidente aereo del 19 maggio scorso, quando un volo Egyptair precipitò a largo del Mar Mediterraneo in circostanze ancora mai chiarite: l'esame delle scatole nere recuperate in fondo al mare ha rivelato un piccolo "giallo". I dispositivi, infatti, non hanno registrato gli ultimi minuti del volo. Non contengono informazioni decisive né sul Cockpit Voice Recorder (Cvr), né sul Digital Flight Data Recorder (Dfdr). La memoria degli ultimi istanti di un volo in cui sono morte 66 persone, tra cui 30 egiziani e 15 francesi, è andata in parte cancellata, e ciò è assai preoccupante.

In realtà entrambe le scatole nere erano state danneggiate nell'impatto e per questo le autorità egiziane avevano deciso di inviarle nei laboratori di Parigi del Bureau d'Enquêtes et Analyses, specializzati anche nella "lettura" di questi dispositivi. Dopo un meticoloso lavoro di recupero dei dati tuttavia gli investigatori sono rimasti delusi e sorpresi, visto che le due scatole nere si sono spente pochi minuti prima dell'inizio della picchiata.

Tutto il lavoro per accertare la verità fatto finora è dunque inutile? Non è ancora detto: a quanto pare in una delle scatole nere, il Cockpit Voice Recorder, è stata registrata una conversazione che lascerebbe presupporre che uno dei piloti si sia accorto dell’incendio. Poi in modo assolutamente inedito negli incidenti aerei, il silenzio assoluto. E' possibile – spiega Repubblica – che un incendio nel comparto avionico– di cui l'origine è ancora ignota – abbia danneggiato i circuiti di alimentazione dei registratori. Quel che è certo è che la verità su quanto accaduto potrebbe non emergere mai.

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