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Giallo a Tokyo, drone atterra sul tetto dell’ufficio del premier: era radioattivo

Allertati i servizi di sicurezza, nel velivolo senza pilota sono state rinvenute tracce di cesio. Abe non era in casa al momento del ritrovamento.
A cura di B. C.
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Un drone è stato trovato sul tetto della residenza ufficiale del primo ministro giapponese, Shinzo Abe. Sembra trasportasse una piccola telecamera e una bottiglietta d'acqua con del liquido che, in base ai primi riscontri, "sembra avere tracce di cesio" in quantità non dannose per la salute: lo riporta la tv pubblica Nhk. Abe comunque non era in casa visto che in questi giorni è a Giakarta alla Conferenza Asia-Africa che commemora i 60 anni del vertice di Bandung che segnò l'avvio di un processo di ascesa dei Paesi in via di sviluppo e in uscita dal colonialismo.

Per gli investigatori, l’episodio sarebbe “un gesto dimostrativo". Il ritrovamento del drone è avvenuto alle 10.27 del mattino locali (3.27 in Italia). A rinvenirlo è stato un funzionario che stava accompagnando un gruppo di nuovi dipendenti in un tour di presentazione della Kantei, appunto l’Ufficio del primo ministro. C’è da dire che il drone è atterrato proprio pochi metri dalla piattaforma degli elicotteri. Il portavoce del governo Yoshihide Suga, pur evitando commenti, ha descritto l’evento come una "minaccia" agli edifici strategici. La polizia ha avviato "indagini molto accurate".

In Giappone l’uso di velivoli senza pilota sta diventando sempre più comune. Si va dal semplice utilizzo amatoriale a quello professionale in video making e fotografia, per quanto una disciplina in materia non esista ancora. Una vicenda similare era accaduta a gennaio negli USA, a Washington. Un drone era finito nei giardini della Casa bianca costringendo i Servizi Segreti ad inaugurare un fascicolo d’inchiesta. Si è scoperto poi che a pilotarlo era un dipendente di un’agenzia di intelligence, che ne aveva perso il controllo. L’uomo ora rischia un’eventuale azione amministrativa ma sono state escluse conseguenze penali.

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