Gheddafi parla in Piazza Verde: “La Libia ha fatto inginocchiare l’Italia e vincerà contro i ribelli”
Muammar Gheddafi scende in piazza Verde e parla ai suoi fedelissimi radunati per sostenerlo. Lo davano per richiuso in un bunker a Tripoli, in attesa della fine, con l'esercito degli insorti che conquistava quartiere dopo quartiere, eppure il Colonnello compare al centro della piazza e rivolge parole di fuoco alla sua gente: “Noi abbiamo fatto inginocchiare l'Italia e vinceremo anche gli insorti”. L'inferno è la punizione per chi non ama Gheddafi: “Chi non mi ama non merita la vita, sarà un inferno”. Il discorso è stato mandato in diretta dalla tv di Stato libica.
Il Colonnello paragona l'insurrezione popolare alla conquista coloniale italiana, l'auspicio di Gheddafi è la lotta fino all'ultimo uomo per riconquistare “ogni pezzo di territorio” in mano agli insorti. “Lotteremo fino alla morte per la Libia” afferma il Rais: “La rivoluzione ha reso la Libia il leader del terzo mondo, vi chiedo di cantare ballare e gioire”. Gheddafi promette depositi di armi aperti per permettere al popolo di armarsi per combattere e sconfiggere chi protesta, per cui la punizione prevista è la morte.
Il Colonnello parla da una piazza riempita solo a metà, chiama "cani" i giornalisti arabi che negli scorsi giorni lo hanno criticato. Ha pronunciato due volte la cacciata degli italiani dalla colonia libica, rivendicando anche il successo del trattato Italia – Libia che ha costretto il nostro paese a risarcire con miliardi di dollari il paese per i danni di quell'epoca. La telefonata di Berlusconi a Gheddafi non ha svelenito il clima creatosi tra le due nazioni.