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Gheddafi: “Non lascerò la Libia, la gente mi ama e morirebbe per me”

Gheddafi torna a parlare rilasciando un’intervista alla televisione statunitense ABC. Il dittatore ha parlato delle proteste in Libia, di Al-Qaeda, di Obama e delle Nazioni Unite sottolineando sempre la sua volontà di restare a Tripoli.
A cura di Cristian Basile
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"La gente mi ama e morirebbe per proteggermi". Sono queste le ultime parole del leader libico, Mu'ammar Gheddafi, in un'intervista rilasciata alla giornalista della televisione statunitense ABC, Christiane Amanpour. La giornalista ha svelato attraverso il suo account di Twitter che durante l'intervista Gheddafi "ha rifiutato di riconoscere che ci sono state delle proteste per le strade di Tripoli".

Inoltre, il giornalista dell'ABC ha rivelato che durante l'intervista Gheddafi ha incolpato ripetutamente Al-Qaeda per la rivolta popolare. "Sono sorpreso, perchè avevamo un'alleanza con l'occidente per combattere contro Al.Qaeda e adesso che stiamo combattendo i terroristi ci hanno abbandonato", ha detto Gheddafi in un'anteprima dell'intervista che appare sul sito web di ABC. "Forse vogliono occupare la Libia" ha aggiunto il dittatore al potere nel suo paese da ben 41 anni.

Durante l'intervista ha parlato anche del Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama che ha definito come una "brava persona" ma che probabilmente ha ricevuto "informazioni sbagliate" sottolineando però che  che "l'America non è la polizia internazionale del mondo" e che i "veri libici non stanno manifestando". Il dittatore precisa anche di non aver mai ordinato di sparare sui manifestanti nè di aver ordinato i bombardamenti di Tripoli e Bengasi ed ha negato di voler usare armi chimiche anche se messo alle strette: "sono armi terribili, figuriamoci usarle contro i libici". Infine pur invitando l'Onu ad una missione nel suo paese ha dichiarato di essersi sentito tradito dalla Nazioni Unite.

Ad un Gheddafi stranamente moderato si contrappone la durezza del suo portavoce Ibrahim Moussa che ha risposto così all'offerta degli Stati Uniti di aiutare i ribelli: "Se gli imperialisti occidentali ci attaccano, ci saranno migliaia di morti" ha detto Moussa. Il portavoce ha poi dichiarato "L'occidente vuole solo il nostro petrolio mentre Al Qaeda vuole una base sul Mediterraneo per minacciare l'Europa. Abbiamo catturato centinaia di terroristi islamici, anche legati ad Al Qaeda. Li stiamo interrogando e, se sarà possibile, ve li faremo incontrare in carcere" ha detto rivolto ai giornalisti occidentali.

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