Gheddafi in un messaggio audio: Voglio morire da martire
Un messaggio audio di Gheddafi arriva da Bani Walid, una delle ultime roccaforti del Rais, il quale, nella comunicazione diffusa dalla radio locale del posto, afferma di voler morire da martire nella sua terra di origine. Il messaggio è stato prontamente diffuso da Al Libya, attraverso il portale internet dell’emittente, che resta, tutt’ora fedele alle forze del regime. L’ex dittatore si rivolge alle sue fedeli truppe, dichiarando che “Degli eroi hanno resistito e sono caduti come martiri, anche noi attendiamo il martirio” e che “Ogni martire libico è morto per dire no al colonialismo dei francesi e dei britannici che vogliono il petrolio. Noi invece siamo in attesa del martirio”.
Da settimane continuano gli scontri tra le truppe del Rais e quelle dei ribelli, subentrate all’interno della roccaforte gheddafiana. La loro lotta, secondo Gheddafi, riuscirà a dare lustro a ciò che i predecessori hanno fatto, specificando, inoltre, di trovarsi in Libia e in nessun altro luogo: “Attraverso il vostro jihad state per rivivere le imprese dei vostri antenati, sappiate che mi trovo sul campo come voi: mente chi dice che Gheddafi si trova in Venezuela o in Niger, sono in mezzo al mio popolo e i prossimi giorni riserveranno a questa cricca di servi una sorpresa”. Il Consiglio Nazionale di Transizione avrebbe, però, ricevuto una richiesta di trattativa dai lealisti per porre le basi di un’eventuale resa, permettendo, così, l’uscita sicura da Sirte a tutta la famiglia del Rais.
Il comandante del Cnt avrebbe dato la sua autorizzazione all’operazione, per la quale dovrebbero essere deposte le armi e attuato l’allontanamento dalla città. Il negoziato è ancora in corso, ma pare ci siano buone possibilità che vada a buon fine e che venga, dunque, concesso un salvacondotto ai familiari delle tribù ancora fedeli al Colonello. A Sirte stamattina sono caduti quattro proiettili da mortaio nelle vicinanze dei ribelli, proprio nella zona periferica della città. Non si sono registrati né morti né feriti.