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Gezi Park, vittoria dei manifestanti: il governo sospende il progetto

La decisione è arrivata dopo una lunga riunione la scorsa notte tra una delegazione dei manifestanti e il governo. Una sentenza della magistratura blocca il progetto di distruzione di Gezi Park.
A cura di Davide Falcioni
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Il governo turco rispetterà una decisione del tribunale di Istanbul che ha sospeso i lavori di demolizione di Gezi Park. Lo ha dichiarato Hüseyin Çelik, portavoce dell'Akp, dopo una lunga riunione che si è tenuta la scorsa notte ed ha visto protagonisti il premier turco Recep Tayyip Erdoğan e una delegazione di 16 manifestanti. La riunione è durata quasi 4 ore e si è tenuta ad Ankara. A dare la notizia è il quotidiano turco Hurriyet Daily News, spiegando che una sentenza del tribunale sospende la demolizione di Gezi Park ed il successivo progetto per la realizzazione di una caserma. Celik ha inoltre rassicurato che, qualora la sentenza non verrà ribaltata, Gezi Park non verrà demolito e rimarrà quello che è stato fino ad ora, cioè un parco pubblico.

"La Turchia è uno stato di diritto – ha detto il portavoce dell'Akp – ed è impossibile per l'esecutivo commettere un atto illegale. C'è la decisione di un giudice, il governo è tenuto a rispettarla". I delegati dei manifestanti hanno espresso viva soddisfazione per la decisione di Erdogan e – durante la riunione – hanno sollevato anche il problema degli eccessi di violenza da parte della polizia. Celik rassicura: "I manifestanti hanno chiesto maggiore attenzione al tema della repressione, ma se qualche uomo delle forze dell'ordine ha commesso dei crimini verrà punito, come prevede la legge". Infine è arrivato l'appello ad interrompere da subito le proteste: "Mi rivolgo ai giovani in piazza. Tornate nelle vostre case".

Dal canto loro i manifestanti hanno annunciato una manifestazione per celebrare i cinque morti degli scontri delle ultime settimane, ma hanno anche spiegato che la decisione di abbandonare la piazza spetta ad ogni attivista e non certo a una delegazione.

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