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Gesù, la Madonna e i santi vanno nello spazio grazie agli astronauti russi

Stanno facendo il giro del web le immagini di una parete della stazione orbitante internazionale su cui campeggiano crocifissi ed icone a pochi giorni dalla celebrazione della solennità di “Cristo Re dell’Universo”. Da qualche ore fa parte dell’equipaggio anche l’italiana Samantha Cristoforetti.
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Samantha Cristoforetti ed i suoi colleghi astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale. Alle sue spalle, una intera parete su cui campeggiano un crocifisso e delle icone russe.
Samantha Cristoforetti ed i suoi colleghi astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale. Alle sue spalle, una intera parete su cui campeggiano un crocifisso e delle icone russe.

Stanno facendo il giro del web e dei social network, in particolare tra gli utenti di fede cristiana, le immagini di una parete della Stazione Spaziale Internazionale su cui campeggiano un crocefisso ed una serie di icone religiose, con la prominenza di una raffigurante la Madonna. La curiosità nasce dal fatto che nelle scorse ore è entrata nella SSI Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, la quale vi resterà in missione per sei mesi. In Italia ci sono movimenti che vorrebbero la croce e tutti i simboli religiosi fuori dai luoghi pubblici ed ha destato una certa curiosità il fatto che, invece, Gesù Cristo… sia stato lanciato nello spazio, al punto che gli astronauti hanno voluto tappezzare un intero angolo della stazione orbitante con icone. Una coincidenza curiosa: appena domenica scorsa la Chiesa cattolica ha celebrato solennemente la festività di Cristo Re dell’Universo.

Non c’è dubbio che il crocifisso e le icone siano state sistemate lì dagli astronauti russi che si alternano nella stazione spaziale: basta un colpo d’occhio per riconoscerne la fattura. Le icone, poi, sono un elemento essenziale dei luoghi di culto ortodossi: si tratta di tavole di legno dipinte che raffigurano Gesù, la Madonna e i principali santi, davanti ai quali, nelle chiese, i fedeli accendono centinaia di candele votive. In seguito alla caduta del regime comunista dell’Unione Sovietica, in Russia si è assistito ad una straordinaria rinascita della fede: i cittadini avevano subito per troppi decenni il soffocamento di ogni liberà religiosa per non riconoscerne il valore una volta riacquistato il diritto di pregare in pubblico. Lo stesso uomo forte del Paese, Vladimir Putin, ex ufficiale del temibile KGB, oggi è un uomo che si mostra devotissimo e si fa spesso ritrarre mentre partecipa a cerimonie religiose di rito cristiano ortodosso accanto a patriarchi e pope.

Chi ha notato la parete con le icone, però, non ha potuto fare a meno di rimarcare che sui media la gran parte delle foto che ritraggono la Cristoforetti sono tagliate, in modo che proprio la parte della stazione orbitante con i simboli religiosi non si veda. Tanti i commenti alla foto sulle bacheche di Facebook. C’è chi inneggia alla “Grande madre Russia” affermando “che loro non hanno vergogna della loro fede”, chi, invece, afferma che “lo spazio non è contaminato” e che, paradossalmente, si chiede se “i cristiani dovranno trasferirsi tutti su stazioni orbitanti per vivere in pace”. Inoltre, qualcuno fa notare che la Cristoforetti, arrivata “da ospite” sulla stazione orbitante, non abbia chiesto di rimuovere il crocefisso, come invece succede in parecchi casi, soprattutto in Europa Occidentale, per non urtare la sensibilità di chi non ha fede o ha altre fedi.

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