Gerusalemme, in 10mila al funerale del rabbino morto di Covid: “Questo provocherà altri funerali”
Una lunghissima processione a un funerale, nonostante il Coronavirus. È accaduto a Gerusalemme, dove migliaia di ebrei ortodossi (haredim) – secondo i media più di 10.000 persone – si sono presentati, in violazione delle norme anti-Covid, al funerale di un influente rabbino, deceduto proprio a causa del virus. Rabbi Meshulam Dovid Soloveitchik, capo della scuola religiosa “Brisk”, è morto dopo aver contratto il Covid nei mesi scorsi. Aveva 99 anni. Le esequie sono partite dalla sua casa alle 11 (ora locale) dirette a un cimitero cittadino per la tumulazione e già all’inizio della cerimonia erano presenti moltissimi haredim.
Viceministro Sanità: "Funerale che provocherà altri funerali"
La polizia, secondo la ricostruzione dei media, avrebbe fatto sapere di aver impedito ad altre centinaia di persone di partecipare al funerale bloccando fuori città auto e autobus che erano diretti a Gerusalemme per l’ultimo saluto al rabbino. Ma un portavoce della polizia, citato da Haaretz, ha anche ammesso che gli agenti non sono in grado di far rispettare le restrizioni anti-contagio di fronte a una simile affluenza. "Non voglio andare e confrontarmi con 20.000 persone – le parole del portavoce Shabtai Gerberchik – per il semplice fatto che non sono in grado”. Duro il viceministro della Sanità Yoav Kisch, che ha denunciato che "quel funerale provocherà altri funerali".
Israele estende lockdown
Intanto il governo israeliano ha esteso il lockdown nazionale fino alle 7 (ora locale) di giovedì 5 febbraio e prolungato la chiusura dell'aeroporto Ben Gurion alle 24 di domenica 7 febbraio. Il governo tornerà a riunirsi mercoledì 3 febbraio per decidere se estendere il blocco del Paese oltre la data di giovedì.