Germania, studio rivela che i bambini si ammalano di Coronavirus molto meno dei genitori
Che ruolo giocano i bambini nella diffusione del coronavirus? È una delle domande che per mesi si sono posti scienziati e governi di tutto il mondo chiamati, tra le altre cose, a decidere se riaprire le scuole oppure tenerle chiuse per qualche mese ancora, come ha scelto di fare l'Italia: è noto, tra gli esperti, che i bimbi sono tra i principali vettori di virus e batteri in famiglia, come accade ogni anno per l'influenza, ma ciò sembra non essere vero per il covid-19. Secondo il dottor Klaus-Michael Debatin, direttore del reparto di pediatria dell'ospedale universitario di Ulm, il ruolo giocato dai bambini nella trasmissione di questo coronavirus sarebbe stato marginale.
In collaborazione con i colleghi degli ospedali universitari di Heidelberg, Friburgo e Tubinga, gli scienziati hanno esaminato 2500 coppie genitori-figli nel Baden-Württemberg dal 22 al 15 maggio. Sulla base di una valutazione ancora marginale dei dati i bimbi hanno contratto il coronavirus in modo significativamente meno frequente rispetto agli adulti. Dei 5000 soggetti testati, complessivamente solo 64 possiedono nel sangue anticorpi contro il nuovo coronavirus. La ricerca è ancora in una fase preliminare e i risultati definitivi saranno pubblicati a luglio su una rivista scientifica, ma nel corso di una conferenza stampa organizzata ieri il dottor Klaus-Michael Debatin ha annunciato che i dati finora ottenuti lasciano ben sperare, dimostrando che – seppur esposti insieme ai genitori al coronavirus – i bamnini si ammalano molto meno spesso e sviluppano sintomi meno gravi rispetto agli adulti. Ciò potrebbe dipendere da vari fattori, tra i quali il fatto che il recettore attraverso il quale il covid penetra nell'organismo si sviluppa in quantità minori nei bimb, che tra l'altro hanno un sistema immunitario più pronto ed efficace.