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Covid 19

Germania, niente stipendio ai lavoratori non vaccinati che finiscono in quarantena

In Germania ai dipendenti pubblici e privati non vaccinati che dovessero finire in quarantena per sospetta infezione da Covid-19 non spetterà più nessun compenso per il periodo di assenza dal lavoro. Il provvedimento entrerà in vigore dal primo novembre.
A cura di Davide Falcioni
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In Germania ai dipendenti pubblici e privati non vaccinati che dovessero finire in quarantena per sospetta infezione da Covid-19 non spetterà più nessun compenso per il periodo di assenza dal lavoro. Il provvedimento entrerà in vigore dal primo novembre e ad annunciarlo è stato il ministro della Salute, Jens Spahn, in accordo con i colleghi dei Laender, spiegando che quella di non vaccinarsi è una libera scelta che, tuttavia, comporta delle responsabilità anche finanziarie da parte di chi l'assume. In altre parole: chi rifiuta il vaccino non riceverà alcun salario se finirà in quarantena.

Finora tutti i Leander tedeschi garantivano a chi veniva messo in quarantena il versamento di un indennizzo a copertura dello stipendio. I datori di lavoro pagavano regolarmente lo stipendio ed ottenevano successivamente un rimborso dal Land. Secondo il governo finora così facendo sarebbero stati spesi circa 600 milioni di euro, fondi che secondo molti avrebbero potuto essere impiegati per altro. Per questo dal 15 settembre in Baden-Württemberg, dal primo ottobre in Renania Palatinato e dall’11 ottobre in Nord Reno Vestfalia chi sarà costretto a restare in quarantena senza essere vaccinato non riceverà più l’indennizzo a copertura dello stipendio da parte del Land per il periodo in cui è tenuto a non recarsi a lavoro. L'iniziativa delle tre "regioni" capofila è stata apprezzata anche dalle altre, che dopo un colloquio con il Ministero della Salute hanno deciso di adottarla; solo i leander Brema e Turingia si sono astenuti dal voto.

Il provvedimento è volto a convincere sempre più persone a vaccinarsi contro il Covid così da poter rimuovere il maggior numero possibile di restruizioni. Per i tedeschi vale l'esempio dei vicini danesi, che hanno tolto ogni misura dopo che ormai nel Paese scandinavo l’86% della popolazione ha avuto almeno una dose di vaccino, una percentuale che nella fascia degli over 50 ha raggiunto il 96%.

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