Germania, Merkel vara un mini-lockdown: chiusi bar, ristoranti, cinema e palestre
La Germania vara nuove restrizioni, annunciate dalla cancelliera Angela Merkel. Limitazioni per contenere la diffusione del Coronavirus, con una sorta di lockdown light che ha l’obiettivo di “salvare” il Natale. Nel giorno in cui la Germania raggiunge il nuovo record di contagi (quasi 15mila), una lunga riunione tra il governo e le Regioni ha portato a definire le misure che entreranno in vigore dal 2 novembre. Merkel ha dovuto convincere i governatori a cedere e accettare le nuove chiusure, che riguarderanno bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema e teatri.
Merkel chiude bar, ristoranti, cinema e palestre
La cancelliera non nasconde la sua preoccupazione per i contagi che raddoppiano con velocità allarmante: “Di questo passo, entro qualche settimana arriveremmo al limite del sistema sanitario”. Motivo per cui verrà disposta la chiusura di ristoranti, birrerie e bar, che potranno rimanere aperti solo per l’attività da asporto. Chiusura anche per discoteche e locali notturni, così come per teatri, cinema e sale da concerto. Seguendo quanto avvenuto in Italia si prevede la chiusura anche per piscine e palestre. Nessuno stop, invece, per il calcio, con i campionati professionali che proseguiranno ma senza la presenza di spettatori. Altra chiusura è quella degli alberghi, che potranno retare aperti solamente per casi eccezionali, come pernottamenti di lavoro.
Cosa resta aperto in Germania: negozi e scuole
Resteranno aperti i negozi. Così come non chiuderanno neanche asili e scuole, che Merkel vuole salvaguardare a tutti i costi. Consentite anche le funzioni religiose, perché – spiega la cancelliera – “non siamo nella situazione di marzo”. Limitazioni verranno previste anche per i contatti personali: si potranno incontrare al massimo 10 persone o due famiglie o nuclei di conviventi. L’obiettivo, seguendo il suggerimento degli esperti, è quello di limitare del 75% i contatti. A queste misure si affiancherà un sostegno economico per le attività corrette a chiudere, con uno stanziamento di 10 miliardi di euro. Verrà garantito il 75% del fatturato di novembre per le attività con meno di 50 dipendenti.