Germania, i risultati delle elezioni in Brandeburgo: a sorpresa vince la Spd contro l’estrema destra
I sondaggi dicevano che a partire avvantaggiato, nelle elezioni regionali in Brandeburgo (Germania) che si sono svolte ieri, era Alternative für Deutschland: il partito di estrema destra, già vincitore in Turingia a inizio settembre, sembrava andare verso il secondo significativo successo elettorale. Invece, il primo posto è andato alla Spd, come anticipato dalle proiezioni: il Partito socialdemocratico del cancelliere Olaf Scholz ha preso il 30,5% dei voti, guadagnando anche quattro punti rispetto alle ultime elezioni del 2020.
A dimostrare che l'elezione era molto sentita c'è stata l'affluenza: il 72,9%, decisamente più alta delle ultime elezioni regionali, quando si fermò al 61% circa.
Certo, per AfD non si può parlare di un flop: la destra radicale ha preso il 29,4%, fermandosi poco più di un punto al di sotto dei socialdemocratici. Tra gli altri partiti, i democristiani della Cdu (partito di centrodestra che fu di Angela Merkel) hanno preso solo il 12,1%: oltre tre punti in meno rispetto a quattro anni fa. A superarli, con il 13,4%, è stato Bsw, il partito sinistra populista e nazionalista guidato da Sahra Wagenknecht, ex leader di Linke.
Anche se Alternative für Deutschland avesse vinto, non avrebbe comunque potuto governare. Oggi, infatti, nonostante la sua crescita in popolarità negli ultimi anni, nessuno degli altri principali partiti tedeschi è disposto ad allearsi con AfD. Il partito esprime posizioni estremiste da anni, al punto da essere stato cacciato dal vecchio gruppo europeo Identità e democrazia (di cui facevano parte anche Lega e Rassemblement national). Lo stesso è avvenuto in Turingia, dove la vittoria non è bastata alla destra radicale per formare un governo.
Il Brandeburgo è una regione della ex Germania Est, storicamente un territorio in cui la destra ha avuto maggiore successo dopo la caduta del muro di Berlino e la riunificazione del Paese – e in cui negli ultimi anni AfD ha spopolato. Tuttavia, dal 1990 a oggi il Brandeburgo è sempre stato governato dalla Spd, e oggi è l'unica regione ‘rossa' rimasta nell'Est.
Anche per questo, una sconfitta di Scholz sarebbe stata particolarmente dura dal punto di vista simbolico e politico. Per il suo governo già in difficoltà, messo sotto pressione dagli ottimi risultati di AfD e dalle polemiche sulle politiche migratorie, perdere una regione storica avrebbe potuto portare gli altri partiti a mettere in dubbio la tenuta dell'esecutivo; o, se non altro, avrebbe potuto accendere ancora di più la competizione interna alla Spd per sostituire il cancelliere.
Per il momento, questi problemi sono stati messi da parte. Ma ora per il Brandeburgo nasce la questione di come formare un governo. Come detto, il governatore uscente (Dietmar Woidke, in carica da tre mandati) è espressione della Spd. Che ha ottenuto 32 seggi su 88. AfD ne avrà 30, il partito di Sahra Wagenknecht 14 e la Cdu 12. Questo significa che un'alleanza ‘di centro' tra Spd e Cdu potrebbe contare al massimo su 44 seggi, cioè la metà, e non avrebbe la maggioranza. Insomma, la vittoria elettorale è arrivata per i socialdemocratici, ma resta da vedere se e come riusciranno a governare.