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Covid 19

Germania, i medici posano nudi per protesta: “Non abbiamo mascherine, siamo carne da cannone”

Anche in Germania, come in Italia, c’è una gravissima carenza di Dispositivi di Protezione Individuale: per questo un gruppo di medici di base ha deciso di inscenare una protesta eclatante posando nudi. “E’è il simbolo della nostra condizione di vulnerabilità di fronte al virus”. In Germania finora le vittime sono state 6.129.
A cura di Davide Falcioni
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Si dice che l'erba del vicino è sempre più verde, ma qualche volta non è così. Anche in Germania, paese che ha contenuto i morti di coronavirus a un quinto di quelli italiani con 6.126 vittime, ci sono problemi a reperire dispositivi di protezione individuali per il personale sanitario e dopo settimane di rassicurazioni da parte del governo un gruppo di medici – chiamato Blanke Bedenken – ha deciso di protestare posando nudi davanti a un fotografo. "La nudità è il simbolo della nostra condizione di vulnerabilità di fronte al virus", ha dichiarato il dottor Ruben Bernau, un medico di famiglia che come migliaia di suoi colleghi da settimane sta attendendo di ricevere camici, guanti e mascherine monouso.

A fargli eco un altro medico di base, Christian Rechtenwald, che ha ha spiegato che ad ispirare la protesta è stato un collega francese che dopo aver posato nudo ha detto di sentirsi come "carne da cannone" nella lotta contro la pandemia. Jana Husemann, un altro medico di famiglia, ha aggiunto: "Naturalmente vogliamo continuare a curare i pazienti, ma abbiamo bisogno di dispositivi di protezione adeguati. Io sono stata costretta più volte a cucirmi da sola una mascherina".

Insomma, anche in Germania come in Italia ci sono enormi difficoltà nel reperire DPI. Nonostante le aziende produttrici tedesche non manchino per il momento non sono state in grado di soddisfare l'incredibile richiesta arrivata da ospedali, case di riposo e ambulatori e a farne le spese sono stati soprattutto i medici di base, quelli che spesso sono in prima linea perché primi ad essere chiamati dai malati. I sanitari che hanno organizzato la protesta fotografica hanno spiegato di non avere mascherine filtranti, occhiali, guanti e camici. Non di rado i pochi DPI disponibili negli ospedali sono stati rubati da bande organizzate che li hanno poi rivenduti sul mercato nero.

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