Germania, Christian Wulff si dimette. E la Merkel annulla la visita a Roma
Scandalo in Germania. Il Presidente della Repubblica Christian Wulff è finito nel mirino della Procura di Hannover per dei presunti illeciti. I magistrati tedeschi hanno annunciato di aver chiesto l'annullamento dell'immunità che protegge Wulff in quanto Capo dello Stato. Adesso il Bundestag (il Parlamento federale tedesco) dovrà riunirsi in seduta plenaria e pronunciarsi sul caso, decidendo quindi se concedere o meno l'autorizzazione.
Dimissioni in vista- Wulff, però, potrebbe già dimettersi in queste ore. Il Presidente della Repubblica ha annunciato che rilascerà delle dichiarazioni alle 11 e sono molti analisti politici che si aspettano le sue dimissioni proprio in coincidenza con tali dichiarazioni. D'altronde il sostegno nei suoi confronti sta venendo meno non solo dai partiti d'opposizione, ma anche da quelli della maggioranza, a partire dal partito liberale. Heiner Garg, vicepresidente del land dello Schleswig-Holstein, ha dichiarato che, per la carica che ricopre, "Wulff deve trarre le conseguenza"; un dirigente del Csu bavarese ha osservato come sia "inimmaginabile che un Presidente si rechi in Procura".
Le accuse per Christian Wulff – La Procura di Hannover ha aperto un'inchiesta nei confronti di Wulff per interesse privato in atti di ufficio. Secondo i magistrati, quando Wulff quando era governatore del Land della Bassa Sassonia, avrebbe ottenuto un prestito di 500mila euro da un imprenditore a lui vicino al vantaggioso tasso del 4%. Nel mirino dei giudici sono finiti anche alcuni pernottamenti in un albergo dell'isola di Sylte, ognuno dei quali è costato 258 euro. A pagarli, però, sarebbe stato ancora una volta un imprenditore suo amico. Wulff dice di aver rimborsato quei soggiorni in contanti, circostanza che la magistratura sarà chiamata a verificare.
La Merkel annulla la visita a Roma- Il caso Wulff, e il conseguente divampare della polemica politica interna, ha costretto la cancelliera tedesca Angela Merkel ad annullare la visita di oggi a Roma. La cancelliera avrebbe dovuto incontrare il Presidente del Consiglio Mario Monti a Palazzo Chigi, per poi recarsi al Quirinale per una colazione di lavoro con Giorgio Napolitano. A dare l'annuncio è stato il suo ufficio. La Merkel ha telefonato al premier Mario Monti per comunicare l'annullamento della sua visita, ma ha anche assicurato di voler venire al più presto in Italia.
Si razzola male?- Qualche giorno fa, in una conferenza congiunta col nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Christian Wulff risposte con grande fierezza e decisione a una domanda di un giornalista tedesco sulla corruzione. Il cronista chiese ai due: “Uno dei maggiori intralci alla crescita è proprio la corruzione. Cosa intendete fare per combattere la corruzione nei vostri paesi?”. E Wulff ebbe a dire "Io penso che le leggi in Germania trovino un'applicazione molto coerente contro la corruzione. La Germania è tra i paesi che hanno un'ottima reputazione a livello internazionale quanto al livello di corruzione. Da noi le autorizzazioni e le licenze vengono date molto celermente, senza dover corrompere nessuno”. Sarà…
Ore 11.28, Wulff annuncia le sue dimissioni- "La Germania ha bisogno di un presidente che non ha solo il sostegno della maggioranza ma di una grande maggioranza di cittadini". Con queste parole Christian Wulff ha annunciato le sue dimissioni da Presidente della Repubblica. Wulff ha dichiarato di aver fatto degli errori, ma sempre in buona fede. E, dopo aver ringraziato tutti- in particolare la sua attuale moglie- ha augurato al Paese "un futuro migliore in cui uomini e democrazia possano convivere al meglio".
Ore 12.30,Angela Merkel: "Profondo rammarico"- Angela Merkel, in conferenza stampa, ha dichiarato di aver "ascoltato le dimissioni di Wulff con molto rammarico". La cancelliera ha lodato la grande dedizione con la quale Wulff s'è dedicato alla Germania, da lui "degnamente rappresentata anche all'estero". Ma in queste condizioni, ha aggiunto, "il Presidente riteneva di non poter più servire il suo popolo". Adesso toccherà ai partiti scegliere il suo successore. La Merkel ha concluso il suo intervento ricordando che "tutti i cittadini sono uguali dinnanzi alla legge".