Germania, allarme quarta ondata Covid: perché la situazione è peggiore di un anno fa
In Germania ci sono troppe poche persone vaccinate contro il Covid e il rischio è di dover contare non meno di 100mila morti in più nei prossimi mesi. È quanto ha spiegato nel suo podcast NDR Info, ripreso dal quotidiano Spiegel, il virologo Christian Drosten, a capo del reparto al Charite Hospital di Berlino, avvertendo che la situazione epidemiologica, già complicata, potrebbe a breve peggiorare se non vengono prese immediatamente misure più stringenti. D'altronde, ha affermato l'esperto, l'esperienza dell'Inghilterra parla chiaro: bisogna intervenire subito per evitare che si raggiungano quelle cifre, definite "una stima prudente". Drosten, nello specifico, si è espresso a favore della considerazione di nuove restrizioni ai contatti per controllare la catena di trasmissione dell'infezione. La sola attività di test, proposta da alcuni partiti politici, non porterà la situazione sotto controllo. Le ondate che ci sono state finora della pandemia, ha spiegato, hanno dimostrato che solo con i cambiamenti dei comportamenti della popolazione si può ottenere una diminuzione dell'incidenza, arrivata ora a quota 232,1 casi su 100mila abitanti e segnando per il terzo giorno consecutivo i massimi da inizio emergenza. Secondo il Robert Koch Institut, ieri l'incidenza era stata di 213,7 casi e lunedì di 201,1. Stando all'istituto, nelle ultime 24 ore si sono registrate 39.676 nuove infezioni, di poco sotto al dato record di 37.120 riportato venerdì.
Sempre secondo il virologo, la situazione è peggiore di un anno fa. La variante Delta, a cui è collegata la quasi totalità dei casi anche in Germania, trasforma rapidamente le persone vaccinate in portatrici del virus. Allo stesso tempo, queste persone si muovono relativamente liberamente nella società. "Ecco che il virus arriva anche ai non vaccinati, che nella maggior parte dei casi sviluppano forme gravi della malattia", per questo bisogna vaccinare tutti almeno altri 15 milioni di persone. Importante, per Drosten, è anche accelerare con la somministrazione delle dosi di richiamo: "Dobbiamo colmare le lacune vaccinali per uscire da questa emergenza perché – ha concluso – ci aspetta un inverno molto difficile con nuove, diciamo con calma: misure di chiusura". Secondo l'esperto, provvedimenti come la regola del 2G, già in vigore in Austria e in alcune regioni tedesche, come la Sassonia e la Baviera, che prevede sostanzialmente un lockdown light per i no vax, probabilmente non bastano a ridurre abbastanza il numero di contagi proprio in considerazione della variante Delta.