Germania: 7000 in quarantena per focolaio nel macello, scuole e ludoteche chiuse
Circa 7000 persone sono finite in quarantena in Germania, precisamente a Gütersloh nel Nord Reno-Vestfalia, per un focolaio scoppiato in un mattatoio. I nuovi contagi sono tutti legati al macello gestito da Tönnies, una grande azienda tedesca del settore della carne. È quanto emerso dalla conferenza stampa sul caso, che si è tenuta nel pomeriggio. A riferirlo i funzionari regionali che hanno parlato di 657 infetti. Al momento i tamponi sono stati effettuati su circa un migliaio di persone, ed è probabile che dopo ulteriori test che saranno fatti nelle prossime ore saranno individuate altri casi positività. L'impresa verrà temporaneamente chiusa, con importanti conseguenze per il mercato tedesco della carne, dove, stando al Consiglio di Gutersloh, verranno a mancare il 20% dei prodotti del comparto. Intanto le autorità locali hanno chiuso le scuole e le ludoteche nell'intera regione fino alla fine del mese.
Negli ultimi mesi si è parlato più volte di casi di contagio interni a stabilimenti dove si macellano, disossano, trasformano e confezionano le carni. È in gran parte dovuto alle condizioni di lavoro in quei luoghi (spazi ristretti e dipendenti sempre a stretto contatto tra loro, in primis). Secondo quanto denunciato dal giornale tedesco Spiegel, già a maggio circa 600 lavoratori in alcuni macelli tedeschi erano risultati positivi al COVID-19. Di questi, 300 soltanto nello stabilimento Mueller Fleisch di Pforzheim, nel Baden Wuerttemberg. Altri impianti di lavorazione della carne non sono da meno: in quello della Westfleisch a Coesfeld, nel Nord-Reno Vestfalia, risulterebbero positivi oltre 200 lavoratori e altri 100 in un macello della società Vion.