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George Weah è il nuovo presidente della Liberia

È arrivata la notizia ufficiale: l’ex calciatore del Milan George Weah è il nuovo presidente della Liberia. Ha vinto con il 61,5% dei voti.
A cura di Annalisa Cangemi
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George Weah, l'ex calciatore che ha vestito anche la maglia del Milan, ha vinto le elezioni presidenziali in Liberia. Lo riporta Sky News citando i dati della commissione elettorale secondo i quali, a scrutinio ormai praticamente terminato (al 98,1%), Weah ha ottenuto il 61,5% dei consensi, battendo il rivale Joseph Boakai, vicepresidente uscente, che ha avuto il 38,5%. Weah diventerà così presidente liberano e succederà a Ellen Johnson Sirleaf, la prima donna presidente africana.

Il primo turno delle presidenziali si era tenuto lo scorso 10 ottobre. Per il ballottaggio si è votato invece martedì 26 dicembre. Al primo turno Weah era arrivato primo ottenendo il 38,4% dei voti, mentre Boakai si era fermato al 28,8%. Il passaggio di testimone con la attuale presidente Ellen Johnson Sirleaf è in programma per il 22 gennaio. Si tratterà della prima transizione democratica fra due presidenti eletti nel Paese dal 1944.

A commentare la notizia ci pensa l'amico ed ex compagno di squadra Demetrio Albertini, intervenuto su "La Stampa": "George Weah aveva doti da leader anche in campo. La sua personalità era già molto delineata. Per me fare politica significa donarsi, e lui in questo senso era molto predisposto. Si è sempre impegnato per il suo popolo, per i suoi "fratelli", come li chiama". Albertini aveva giocato con lui nel Milan dal 1995 al 1999. Quella squadra "era un gruppo di uomini, prima che di campioni. Si parlava di tutto, c'era attenzione ai fatti del mondo", ha ricordato Albertini. "Noi discutevamo delle faccende italiane, George ci raccontava di quanto accadeva nella sua Africa, del bisogno di risollevare un continente tormentato da guerre e povertà. In quello spogliatoio ha trovato un ambiente favorevole. Weah si era già candidato alla presidenza. La prima volta lo fece soprattutto con il cuore, ma negli anni ha studiato per diventare presidente. Perché anche la politica si studia", ha detto Albertini, che all'ex compagno di squadra augura di "aiutare la Liberia a trovare stabilità. È il suo sogno e il suo obiettivo, e lo sport ti allena a superare le divisioni proprio per raggiungere obiettivi comuni".

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