George Floyd, nuova condanna per Derek Chauvin: 20 anni per aver violato i suoi diritti civili
Nuova condanna per Derek Chauvin, l'ex agente della polizia di Minneapolis, in Minnesota, che soffocò due anni fa George Floyd tenendo premuto il ginocchio sul suo collo per oltre 9 minuti.
Dovrà scontare 20 anni in una prigione federale per aver violato i suoi diritti civili. L'accusa aveva chiesto una pena di 25 anni. Lo scorso dicembre Chauvin si era dichiarato colpevole di uso eccessivo della forza patteggiando una pena che avrebbe dovuto rimanere tra i 20 e i 25 anni.
Il poliziotto era già stato condannato in precedenza a 22 anni e mezzo per l'uccisione di Floyd, le cui immagini, riprese da un passante, hanno fatto il giro del mondo. Era stato dichiarato colpevole di omicidio involontario di secondo grado.
Il patteggiamento prevede che Chauvin sconti le due pene contemporaneamente (la nuova condanna estenderà di qualche anno la pena che stava già scontando), e che sia trasferito da una prigione statale del Minnesota a una prigione federale, dove – secondo gli esperti – dovrebbe essere più sicuro.
Era il 25 maggio 2020 quando il 46enne afroamericano venne immobilizzato durante un fermo a Minneapolis, in Minnesota. "I can't breath" – "Non riesco a respirare" ripeteva George Floyd a Derek Chauvin, l'agente bianco che gli premeva un ginocchio sul collo mentre altri due lo tenevano fermo, prima che arrivasse un'ambulanza che lo portò in ospedale dove il suo cuore smise di battere.
Intorno a loro, alcune persone assistettero alla scena e la firmarono. Altri tre ex ufficiali sono stati giudicati colpevoli da una giuria federale a febbraio per aver violato i diritti di Floyd il 25 maggio 2020.