“George Floyd non meritava di morire per 20 dollari”, l’appello del fratello: “Fermate tutto questo”
"George Floyd non meritava di morire per 20 dollari", così Philonise Floyd, il fratello dell'uomo ucciso durante un fermo di polizia a Minneapolis, si è rivolto ai rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti parlando in audizione davanti al comitato giudiziario della Camera come primo oratore tra una mezza dozzina di esperti e attivisti per i diritti civili interpellati sulla responsabilità della polizia nel caso. "Quei soldi sono il valore della vita di un uomo di colore?" ha chiesto ancora Philonise Floyd riferendosi al fatto che il fratello era stato arrestato per un reclamo di un commerciante che lo accusava di aver comprato sigarette con una banconota da 20 dollari contraffatta. "Le richieste di aiuto di George sono state ignorate" quando ha gridato che non poteva respirare mentre era bloccato sotto il ginocchio di un agente di polizia bianco di Minneapolis per quasi nove minuti il 25 maggio scorso.
Floyd nel suo discorso ha raccontato del suo profondo dolore provato guardando i video dell'incontro fatale del fratello maggiore con la polizia e ha chiesto ai legislatori di "fermare" tutto questo. "Per favore, ascoltare il mio appello, l'appello che sto facendo adesso, l'appello della nostra famiglia e le richieste che risuonano nelle strade di tutto il mondo", ha aggiunto Floyd, proseguendo: “Persone di ogni provenienza, genere e razza si sono unite per chiedere il cambiamento. Onorateli, onorate George e apportate le modifiche necessarie alla legge che rendano le forze dell'ordine la soluzione e non il problema". Il riferimento e a una nuova legislazione in materia di fermi di polizia proposta dai democratici.
L'audizione infatti ha come tema principale una proposta legislativa che rappresenta l'intervento federale più ampio sulle attività delle forze dell'ordine che i legislatori abbiano mai proposto negli ultimi anni. Il disegno di legge prevede telecamere obbligatori per gli agenti, la fine delle tecniche di strozzamento nei fermi della polizia e la creazione di un registro nazionale per rintracciare gli ufficiali con precedenti di cattiva condotta. Inoltre porrebbe fine all'immunità qualificata per gli agenti di polizia, rendendoli personalmente responsabili di violazioni costituzionali come la forza eccessiva.