George Floyd aveva il Covid: il risultato dell’autopsia
George Floyd, l'afroamericano di 46 anni che è morto soffocato dopo un fermo effettuato dalla polizia a Minneapolis, è risultato positivo al coronavirus. È quanto emerso dall'autopsia ufficiale, quella condotta dal personale medico della contea Hennepin. Ma non è stato il Covid a contribuire alla sua morte, si segnala nel referto medico: l'uomo era infatti asintomatico.
Negli Stati Uniti continua intanto continua intanto l'ondata di proteste per la sua morte, avvenuta dopo che il poliziotto bianco Derek Chauvin ha premuto a lungo con il ginocchio sul suo collo, nonostante Floyd continuasse a ripetere che non riusciva a respirare. Dopo gli scontri e le vittime dei giorni scorsi, le manifestazioni sono riprese nella notte senza violenze e saccheggi, anche se a New York ci sono stati più di 90 arresti nella notte. Tafferugli tra polizia e dimostranti si sono registrati a Brooklyn, dove gli agenti hanno usato i manganelli contro un gruppo di manifestanti. La Cnn segnala anche un poliziotto ferito. Scontri anche a Manhattan, con un arresto. Ma per ora sembrano episodi isolati.
Il presidente Usa Trump, che in un primo momento aveva detto avrebbe inviato l'esercito per spegnere le rivolte, ha detto che "forse" non sarà necessario. Lo ha detto durante un'intervista su Newsmax, condotta dal suo ex portavoce Sean Spicer. "Dipende. Forse non servirà. Anche se abbiamo il forte potere di farlo. La Guardia nazionale è una consuetudine e abbiamo una Guardia nazionale molto forte", ha detto il Tycoon, che aveva minacciato di ricorrere all'Insurrction Act per usare le forze armate contro i manifestanti. Un'impostazione che il capo del Pentagono Mark Esper ha dichiarato di non condividere. Trump ha dunque puntato il dito contro gli "Antifa, gli anarchici, terroristi e i saccheggiatori" tra i manifestanti, "abbiamo un sacco di gentaglia in questi gruppi", ha ribadito.