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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Gaza, violenti combattimenti a Khan Younis: città accerchiata, 21 soldati israeliani uccisi

La morte dei 21 soldati è l’episodio più grave per l’esercito israeliano dall’inizio della guerra a Gaza. Secondo le organizzazioni umanitarie, i militari israeliani stanno conducendo un’attività di distruzione sistematica di palazzi ed edifici con intensi scontri nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia.
A cura di Antonio Palma
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La guerra a Gaza non si ferma e anzi diventa sempre più violenta. Le operazioni di terra degli israeliani e i combattimenti si sono intensificati in particolare nell'area di Khan Younis, nel sud della Striscia, dove l’esercito israeliano si sta concentrando contro presunti covi di Hamas, distruggendo diverse case residenziali, edifici e palazzi. Durante una delle operazioni delle scorse ore, una squadra di soldati israeliani è stata colpita e 21 militari sono morti.

Si tratta di una delle più grandi perdite di vite umane per l’esercito israeliano in un unico combattimento dall’inizio della guerra a Gaza. Secondo quanto comunicato dallo stesso portavoce militare, il contrammiraglio Daniel Hagari, i soldati stavano preparando degli esplosivi per demolire due edifici lunedì quando miliziani di Hamas li hanno sopresi lanciando un razzo contro un carro armato nelle vicinanze. Lo scoppio ha innescato l’esplosivo già piazzato che ha investito in pieno i militari. Molti di loro sono morti sotto le macerie del palazzo.

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Khan Yunis accerchiata da israeliani: "Evacuate verso il mare"

Lo stesso portavoce militare ha reso noto che le forze israeliane di terra hanno completato l'accerchiamento di Khan Yunis, la principale città nel settore meridionale della striscia di Gaza, ed hanno rafforzato la propria presenza al suo interno. All'operazione hanno partecipato unità di paracadutisti, della brigata Givati e mezzi blindati, assistiti da unità di commando. "Quell'area è ritenuta una roccaforte della ‘Brigata Khan Yunis' di Hamas" ha aggiunto il portavoce, spiegando che nel corso delle operazioni "abbiamo eliminato decine di terroristi e preso possesso di magazzini di armi". L'esercito israeliano inoltre ha chiesto ai residenti di 6 rioni ad ovest della città di evacuare verso "la zona umanitaria" di Moassi sul mare, "attraverso Al-Bahar Street".

Onu: "Combattimenti nelle vicinanze dell'ospedale"

Secondo l’ Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), l’esercito israeliano sta conducendo una attività di distruzione sistematica di palazzi ed edifici a Gaza. Le operazioni intense nell'area di Khan Younis hanno provocato la morte di almeno 45 palestinesi, tra cui sfollati interni, donne e bambini.

Anche la Mezzaluna Rossa Palestinese afferma che il suo quartier generale è stato preso di mira a Khan Younis e afferma che “L'occupazione israeliana prende di mira il quartier generale dell’organizzazione umanitaria con bombardamenti di artiglieria al quarto piano, in concomitanza con intensi colpi di arma da fuoco da parte dei droni".

"I continui combattimenti nelle vicinanze dell'ospedale Al-Amal e il raid ad Al-Kheir e attorno agli ospedali di Gaza sono profondamente preoccupanti” ha dichiarato anche il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesu.

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Israele afferma che le sue azioni sono necessarie perché i combattenti di Hamas operano dentro e intorno agli ospedali, cosa che Hamas e il personale medico negano. Il portavoce dela Casa bianca John Kirby ha invitato Israele ad agire “in conformità con il diritto internazionale e a proteggere le persone innocenti negli ospedali, il personale medico e anche i pazienti”.

Proposte di tregua, Netanyahu: "La guerra continua"

Intanto secondo indiscrezioni lanciare dalla Cnn, Israele avrebbe proposto ai leader di Hamas una tregua e un salvacondotto per lasciare la Striscia di Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi. La proposta confermerebbe le difficoltà israeliane nello sradicare Hamas da Gaza, come invece promesso a inizio guerra. Anche Netanyahu ha confermato l’esistenza di una offerta fata arrivare ai miliziani palestinesi attraverso la mediazione del Qatar e dell’Egitto. La proposta però prevede due mesi di tregua in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas.

Netanyahu però dal suo canto ha confermato che la guerra continua. "Abbiamo vissuto uno dei giorni più pesanti dall'inizio del conflitto", ma non per questo "Israele smetterà di combattere fino alla vittoria totale" ha detto il premier israeliano riferendosi all'esplosione che ha causato la morte di 21 soldati. "Sono consapevole che la vita delle famiglie degli eroici soldati caduti cambierà per sempre. Io provo dolore per queste perdite e abbraccio i parenti dei nostri militari" ha aggiunto, confermando che sulla vicenda è stata aperta una indagine da parte dell'esercito,

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