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Conflitto Israelo-Palestinese

Gaza, si riaccende la speranza di una tregua: Hamas accetta proposta per cessate il fuoco

La novità principale, e che potrebbe questa volta sbloccare la situazione, sarebbe che Hamas non chiede più come precondizione l’impegno di Israele a un cessate il fuoco permanente prima della firma di un accordo. Il gruppo armato palestinese invece farà in modo che i negoziati per raggiungere una tregua definitiva avvengano nel corso di una prima fase di sei settimane.
A cura di Davide Falcioni
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Si riaccende la speranza per una tregua nella Striscia di Gaza. Hamas ha infatti informato Hezbollah di "aver accettato una proposta per il cessate il fuoco". Lo scrive Haaretz, citando media internazionali. Oggi una delegazione della fazione islamica guidata dall'esponente Khalil Al-Hayya ha incontrato in Libano il leader dei miliziani sciiti Hassan Nasrallah. Ynet – citando la Reuters – ha riferito che un dirigente di Hezbollah ha detto che il cessate il fuoco comincerà in Libano non appena sarà concluso l'accordo per la Striscia di Gaza.

La Casa Bianca ha definito "una svolta" l’ultima proposta di cessate il fuoco di Hamas: tale proposta costituirebbe infatti una piattaforma negoziale per un possibile accordo sulla liberazione degli ostaggi. Un alto funzionario statunitense ha affermato che l'amministrazione Biden ha ricevuto l'ultima offerta di Hamas "un paio di giorni fa" e l'ha analizzata a fondo in vista della telefonata di 30 minuti con Benjamin Netanyahu avvenuta ieri sera. "La conversazione è stata dettagliata, ha esaminato il testo dell'accordo, è stata costruttiva e incoraggiante, ma anche lucida sul lavoro da fare e sui passaggi che devono essere messi in atto per finalizzare questa intesa e poi iniziare l'implementazione", ha detto il funzionario statunitense in merito alla chiamata.

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Secondo una fonte del team negoziale israeliano citata da Reuters, che ha voluto mantenere l'anonimato, ora esiste una concreta possibilità di raggiungere un accordo per una tregua. Tale dichiarazione è in netto contrasto con quanto accaduto negli ultimi mesi, durante i quali tel Aviv aveva sempre affermato che le condizioni imposte da Hamas non erano assolutamente accettabili. Per questa ragione ogni altra trattativa per giungere a un cessate il fuoco era finita finora in un nulla di fatto. Anche un funzionario palestinese – citato sempre da Reuters – ha affermato che l'ultima proposta del gruppo militante islamista potrebbe portare a un accordo quadro se verrà accettata da Israele.

La novità più rilevante, e che potrebbe questa volta sbloccare la situazione, sarebbe che Hamas non chiede più come precondizione l'impegno di Israele a un cessate il fuoco permanente prima della firma di un accordo. Il gruppo armato palestinese invece farà in modo che i negoziati per raggiungere una tregua definitiva avvengano nel corso di una prima fase di sei settimane. Dal canto suo il leader centrista israeliano Benny Gantz ha detto al premier Benyamin Netanyahu che il "suo partito appoggerà completamente qualunque piano per far ritornare a casa gli ostaggi a Gaza".

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