Gaza: Scontri tra Israele e Hamas, decine di vittime (VIDEO)
Venti di guerra tra la fazione palestinese di Hamas e Israele dopo l'uccisione del capo militare di Hamas e comandante delle brigate al-Qassam, Ahmed Jabari, nei raid dell'aviazione di Tel Aviv. L'esercito israeliano continua i suoi raid lungo la striscia di Gaza con elicotteri Apache e aerei caccia e anche con alcuni bombardamenti via mare, mentre Hamas risponde con un continuo lancio di missili sulle città israeliane più vicine. Al momento secondo fonti palestinesi citate dall'agenzia Safa, vicina ad Hamas, sarebbero più di una decina le vittime tra la popolazione a seguito degli attacchi israeliani tra cui due bambini e una donna incinta,mentre a quanto riferisce la televisione israeliana sarebbero tre le vittime israeliane colpite dai missili al confine con la Striscia di Gaza. In Israele è massima allerta visto che il lancio di missili è continuato tutta la notte colpendo numerosi obiettivi militari e civili in tutte le maggiori città del sud, Beer Sheva, Ashdod, Ashqelon.
Decine di feriti su entrambi i fronti – Nella Striscia di Gaza si registra un clima da mobilitazione generale, in Israele elevato lo stato di allerta per rischio attentati e richiamati i riservisti mentre nel sud del Paese le scuole rimangono chiuse. Su entrambi i fronti si registrano decine di feriti tra cui donne e bambini, ma la spirale di violenza non accenna a diminuire. I generali israeliani annunciano nuove operazioni contro Hamas confermando che l'uccisione del capo militare palestinese è "l'inizio di una campagna che ha l'obiettivo di eliminare i miliziani di Gaza". Hamas ha risposto che il suo braccio militare "risponderà all'attacco israeliano infliggendo lo stesso dolore provocato dall'assassinio di un leader di grande calibro" annunciando che "non ci sono più linee rosse".
Onu impotente – In campo internazionale su richiesta dell'Egitto, che tra l'altro ha richiamato l'ambasciatore in Israele, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si è riunito d'urgenza nella notte per discutere dell'escalation di violenza. La riunione a porte chiuse dei 15 membri si è conclusa senza una dichiarazione formale pur invitando tutti alla tregua. Il presidente americano Barack Obama invece, pur manifestando solidarietà e appoggio degli Stati Uniti a Israele, ha invitato sia il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che il presidente egiziano Mohamed Morsi ad agire per calmare la situazione.