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Gaza, salgono a quasi 800 i palestinesi morti. Colpita scuola ONU: è strage

Sull’altro fronte, secondo l’esercito israeliano, sono morti 32 soldati e due civili. L’ Agenzia federale dell’aviazione americana ha cancellato il divieto alle compagnie aeree di volare verso Israele.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 21.15 – Khaled Meshaal, numero uno dell'ufficio politico di Hamas, ha spiegato che il movimento è pronto a un cessate il fuoco a condizione che l'assedio israeliano sulla Striscia di Gaza venga revocato: "Chiediamo – ha detto  – il pieno impegno internazionale per la fine dell’aggressione e dell’assedio di Gaza, un impegno concreto. Non siamo interessati al meccanismo, quello che ci interessa sono vere garanzie perché l’assedio venga tolto. Abbiamo ottenuto queste promesse in passato, e non ne è venuto fuori nulla. Vogliamo un aeroporto internazionale, vogliamo un porto, vogliamo un’apertura al mondo esterno, e non una situazione in cui siamo controllati da alcuni valichi di frontiera che trasformano Gaza in un’enorme prigione, che nessuno può lasciare anche per trattamenti medici o per lavoro […] Quando avremo una bozza di accordo chiaramente formulata che ci garantisca queste cose, e la comunità internazionale darà il suo sostegno a questo progetto, il fuoco potrà cessare. Anche oggi".

 Ore 20.15 – Il bilancio dei palestinesi morti sale a 779, ma sembra essere destinato a crescere ancora. Di questi, 84 sono stati uccisi oggi. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon ha condannato duramente l’attacco alla scuola dell’Unrwa di Beit Hanoun, che ha causato 17 vittime e oltre 200 feriti tra i palestinesi che vi avevano trovato rifugio. Dura condanna anche da parte degli Stati Uniti: “Siamo profondamente rattristati e preoccupati per il tragico incidente – ha dichiarato dal Cairo il portavoce del dipartimento di Stato americano Jen Psaki – e ribadiamo il nostro appello affinché entrambe le parti raddoppino i propri sforzi per la protezione dei civili”.

 Ore 15.50 – 16 morti nel bombardamento della scuola ONU – E' di 16 morti e di circa 200 feriti il bilancio delle vittime del bombardamento dell'artiglieria israeliana nella scuola dell'Unrwa (l'associazione dell'Onu per i profughi) a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha comunicato ad una stazione radio locale il direttore dell'ospedale di Beit Hanun.

Ore 15.10 –  Israele colpisce scuola Onu, decine di morti – Le forze israeliane hanno bombardato una scuola delle Nazioni Unite a Beit Hanoun, uccidendo decine di civili che vi si erano rifugiati. Secondo l'agenzia di stampa Maan le vittime sarebbero decine. La struttura fa parte dell'Unrwa (l'ente dell'Onu per i profughi). Il portavoce dell'Unrwa, Chris Gunness, ha scritto su Twitter che almeno tre insegnanti sono stati uccisi: "Le prime vittime dell'UNRWA a #Gaza, 3 insegnanti 2 donne, 1 uomo insieme ad alcuni civili: due donne, mentre erano nella loro abitazione. Perdere un collega è difficile da sopportare. Perdere un collega in queste circostanze è insopportabile", ha scritto.

Il sedicesimo giorno dell’operazione israeliana Protective Edge nella Striscia di Gaza ha portato ad altre morti: si contano 89 palestinesi uccisi che fanno arrivar il bilancio complessivo delle vittime tra gli arabi, al numero di 718 unità, in gran parte civili, almeno secondo i servizi di soccorso locali. Numeri, comunque, tutt’altro che ufficiali, vista la difficoltà di evacuare le vittime e la mancanza di organizzazione tra i servizi di soccorso, considerato anche il caos che regna a Gaza. Sull’altro fronte, secondo l’esercito israeliano, hanno perso la vita 32 soldati, in gran parte durante i combattimenti, e due civili sono rimasti uccisi dai razzi lanciati dai palestinesi, uno dei quali ha colpito anche un operaio tailandese.

ONU, commissione di inchiesta su presunte violazioni a Gaza

II Consiglio per i diritti umani dell’ONU ha avviato un'inchiesta sull'offensiva israeliana contro Gaza, accogliendo la richiesta palestinese affinché le presunte violazioni dello Stato ebraico venissero valutate da un organismo internazionale. “La decisione del Consiglio Onu per i diritti umani è una parodia e dovrebbe essere rigettata da ogni persona decente ovunque". Così Benyamin Netantyahu commenta la decisione delle Nazioni Unite.

Via libera ai voli per Tel Aviv

Intanto l'Agenzia federale dell'aviazione americana ha tolto il divieto alle compagnie aeree di volare verso Israele, mettendole tuttavia in guardia nei confronti di una situazione localmente "molto instabile". Un primo divieto di 24 ore era stato emanato martedì scorso, dopo che un razzo palestinese era caduto vicino all’aeroporto. Il divieto era stato riconfermato ieri. "La chiusura dello spazio aereo è una grande vittoria della resistenza”, aveva detto il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri. La maggior parte delle compagnie aeree aveva annullato i collegamenti con Tel Aviv.

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