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Gaza, raid israeliano su scuola a Deir al-Balah. Almeno 30 morti: “C’era centro di comando di Hamas”

Nuovo raid israeliano sulla Striscia di Gaza: oggi è stato attaccato complesso scolastico, che ospitava sfollati, nella città di Deir al-Balah. Il bilancio provvisorio è di 30 morti. Hamas: “Condanniamo perpetrazione di questo orribile massacro”. L’Idf: “Colpiti terroristi”.
A cura di Ida Artiaco
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Ancora una strage a Gaza. Fonti locali hanno riferito di un raid dell'Idf su un complesso scolastico, che ospitava sfollati, nella città di Deir al-Balah nella parte centrale della Striscia. I morti all'interno della scuola Khadija sarebbero almeno 30, tra cui molte donne e bambini, e 100 feriti.

"Condanniamo con la massima fermezza la perpetrazione di questo orribile massacro da parte dell'occupazione israeliana contro un ospedale da campo che fornisce servizi medici a decine di pazienti e feriti, tutti civili", ha denunciato in un comunicato il governo della Striscia, nella mani di Hamas. La scuola Khadija ospitava persone sfollate da altre parti di Gaza. I feriti vengono invece trasferiti all'ospedale di Al Aqsa, situato nella stessa zona, dove squadre mediche, con poche risorse, continuano a lavorare.

"Questi continui massacri commessi dall'occupazione israeliana avvengono in un contesto in cui il sistema sanitario è al collasso a causa della distruzione e dell'incendio degli ospedali, con un'enorme pressione sul personale medico e su ciò che resta delle sale operatorie a causa della carenza di forniture sanitarie", ha denunciato sempre il governo di Hamas in un comunicato, in cui si dichiara anche che il valico di Rafah continua a essere chiuso impedendo il trasporto dei malati cronici e dei feriti verso altri ospedali.

Dal canto suo, l'Idf ha detto di aver colpito poco fa in base ad informazioni di intelligence "terroristi che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas nel complesso scolastico di Khadija" nel centro della Striscia. "I terroristi di Hamas – ha spiegato il portavoce militare – usavano il complesso come nascondiglio per dirigere e programmare numerosi attacchi contro i soldati e Israele. Al tempo stesso – ha proseguito la fonte – i terroristi avevano sviluppato e immagazzinato grandi quantità di armi nel complesso". Dopo aver ricordato che prima dell'attacco sono stati assunti passi per "mitigare il rischio di danneggiare i civili", il portavoce ha spiegato che "questo è un altro esempio della sistematica violazione da parte di Hamas delle leggi internazionali e dello sfruttamento dei civili come scudi umani".

Solo poche ore fa l'esercito israeliano ha chiesto ai residenti delle zone sud di Khan Yunis di evacuare "temporaneamente" verso la zona umanitaria di Mawasi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare motivando la richiesta "con la significativa attività terroristica" nell'area e "il lancio di razzi verso Israele dalla zona sud di Khan Yunis. Restare in questa area – ha sottolineato il portavoce  – è diventato pericoloso. In base a informazioni di intelligence Hamas ha collocato infrastrutture terroristiche nell'area che è stata indicata come umanitaria e l'esercito è costretto ad operare contro le organizzazioni terroristiche".

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