Gaza, nuovi scontri al confine: uccisi almeno 9 palestinesi, tra le vittime un 16enne
Nella Striscia di Gaza, al confine con Israele, è un nuovo venerdì di scontri e vittime. Dopo la sanguinosa protesta della scorsa settimana, anche oggi si registrano dei morti tra i palestinesi. Un bilancio che sale di ora in ora e che per il momento conta nove palestinesi uccisi dai soldati israeliani. Lo riferisce l'ambasciatore palestinese all'Onu, Ryad Mansour, che parla di oltre mille feriti. Tra le persone rimaste ferite, secondo quanto affermato dal portavoce del ministero della sanità di Gaza, ci sono almeno sette donne e oltre trenta minorenni. Un palestinese è morto questa mattina per le ferite subite venerdì scorso e una delle vittime di oggi aveva sedici anni: il ragazzo è stato colpito a est di Gaza ed è deceduto durante il trasferimento in ospedale. I manifestanti hanno incendiato pneumatici e lanciato pietre contro i soldati israeliani, che hanno reagito sparando gas lacrimogeni e pallottole reali. Le proteste, che andranno avanti ancora per settimane, sono iniziate il 30 marzo scorso, quando Hamas ha dato il via alla “Marcia del ritorno”, la manifestazione in ricordo delle terre palestinesi confiscate quando fu creato lo Stato di Israele. Alla vigilia della dimostrazione di oggi avevano invitato alla calma sia l'inviato del presidente americano Donald Trump in Medio Oriente, Jason Greenblatt, sia la Ue sia l'Egitto.
Israele: “Sventati attacchi ed infiltrazioni” – “Diversi tentativi da parte di dimostranti palestinesi di danneggiare i recinti di confine e anche di attraversarli, con la protezione di una densa cortina fumogena, sono stati sventati dai soldati israeliani”, ha detto il portavoce militare secondo cui sono anche avvenuti tentativi di condurre “attacchi terroristici, mediante il lancio di ordigni esplosivi e di molotov”. “I nostri soldati – ha aggiunto – hanno impedito le infiltrazioni”.