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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Gaza, notte di bombe sulla Striscia: una decina di civili uccisi, donne e bambini tra le vittime

Almeno dieci civili palestinesi sono stati uccisi in una nuova ondata di attacchi sferrati dalle Forze di Difesa Israeliane nelle ultime ore su diverse zone della Striscia di Gaza. Attacco aereo sulla città di Khan Yunis.
A cura di Susanna Picone
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Notte di bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Sono almeno una decina, secondo le ultime stime riportate dai media palestinesi, i civili uccisi. La Striscia di Gaza è stata colpita nella notte e nelle prime ore del mattino da diversi raid israeliani. In particolare – scrive l'agenzia palestinese Wafa -, due persone sono state uccise nel campo profughi di Jabalia, mentre nel sobborgo di Al-Tuffah, a est di Gaza City, sono morte almeno sei persone, fra cui tre bambini e una donna. Hanno perso la vita nel bombardamento di una casa.

Nel campo di Jabalia sarebbe stata colpita una scuola usata come rifugio per gli sfollati. Un attacco aereo su Khan Yunis ha provocato altri morti e feriti: fonti mediche hanno detto che le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira una tenda che ospitava gli sfollati nell'area di Al-Attar a Khan Yunis, il che avrebbe portato all'uccisione di decine di civili e al ferimento di altri. In generale, dopo questa notte di raid, un numero imprecisato di civili è rimasto ferito e non è stato ancora possibile determinare il numero di dispersi.

Ieri è intervenuto sulla guerra a Gaza papa Francesco, secondo cui non si fanno passi veri per arrivare alla pace. "Io non posso qualificare se questa azione di guerra è troppo sanguinaria o no. Ma per favore, quando si vedono i corpi dei bambini uccisi, quando si vede che per la presunzione che ci siano dei guerriglieri si bombarda una scuola, è brutto questo, è brutto", le parole di Bergoglio nel rispondere a una domanda durante il volo Singapore-Roma.

"Alle volte si dice che una guerra è difensiva o no, alcune volte credo che una guerra è troppo, troppo". E ancora: ”Mi scuso nel dire questo, ma non trovo che si facciano i passi per fare la pace". Papa Francesco ha comunque voluto garantire che"la Santa Sede lavora” su quanto accade in Medio Oriente.

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