Gaza, l’allarme dell’Onu: “Fame utilizzata come arma da Israele, questo è un crimine di guerra”
Dopo mesi di avvertimenti, un recente rapporto sostenuto dall'ONU e ha fornito prove statistiche concrete del fatto che la catastrofe umanitaria a Gaza si sta trasformando in una carestia provocata dall’uomo. Ne ha parlato l'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk in un'intervista alla Bbc nella quale ha spiegato come Israele abbia una responsabilità significativa su quanto sta avvenendo nell'enclave palestinese e che esiste un caso "plausibile" secondo cui Netanyahu & c. stiano usando la fame come arma di guerra a Gaza.
Türk ha affermato che se l'intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.
Ma il ministro dell’Economia israeliano, Nir Barkat, ha respinto gli avvertimenti di Türk come “totale assurdità, una cosa totalmente irresponsabile da dire”. Così come i suoi colleghi di gabinetto, Barkat ha insistito sul fatto che Israele lascia entrare "tutti" gli aiuti offerti dall'Occidente. Israele sostiene che l'ONU non riesce a distribuire ciò che resta una volta che Hamas si è aiutata.
Tuttavia nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli allarmi legati a una catastrofica mancanza di cibo o addirittura a una carestia a Gaza. La lunga fila di camion con aiuti umanitari in coda in attesa di attraversare il valico di Rafah ed entrare nella Striscia è l'immagine tristemente più simbolica di questo dramma.
E qualche giorno fa la disperata ricerca di cibo da parte degli abitanti di Gaza è stata indirettamente causa di un tragedia, a largo della spiaggia di Beit Lahia, sulle coste settentrionali.
Oms: "Incombente carestia a Gaza"
Anche il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha messo in guardia sulla "incombente carestia" nella Striscia di Gaza a causa dei "bombardamenti in corso" da parte delle forze di Israele.
"La fame e le malattie – ha scritto ieri sera Ghebreyesus sul suo account X – continuano a devastare la popolazione. Ora è necessaria un'azione immediata e concertata. Ciò significa: consentire e accelerare la consegna di cibo e di altre fonti nutritive e medicinali; proteggere gli ospedali in modo che i medici possano prendersi cura dei pazienti che soffrono di fame, malattie e lesioni". Il direttore generale dell'Oms ha quindi chiesto "il cessate il fuoco e il pieno accesso umanitario" all'enclave palestinese.
Distrutto edificio dei media a Gaza City
Intanto non si arrestano le tensioni tra Israele e Hamas. Un edificio che a Gaza City ospita diversi media – fra cui Sky News in arabo – è stato colpito il 28 marzo in un raid ed è crollato. Lo ha riferito la agenzia di stampa Shehab News, precisando che non ci sarebbero vittime.
Il palazzo, precisano fonti locali, è situato a breve distanza dalla Piazza del Milite ignoto e dal palazzo del parlamento, che da mesi è ormai in uno stato di rovina.