E’ tregua tra Israele e Hamas. Tel Aviv cessa attacchi, festa a Gaza
Ore 19.00 – E' dunque ufficiale la tregua tra Israele e Hamas. Tel Aviv e l'organizzazione palestinese hanno accettato la proposta egiziana di cessate il fuoco, come hanno confermato sia il presidente dall'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, sia Il Cairo. L'esercito israeliano ha avuto ordine di cessare gli attacchi a Gaza. Lo riferisce la televisione Canale 10. L'iniziativa "prevede l'apertura dei valichi della Striscia per consentire l'accesso degli aiuti e dei materiali per la ricostruzione". Lo afferma una fonte qualificata egiziana. "Altre questioni verranno discusse in altri negoziati entro un mese". Si festeggia a Gaza.
UPDATE – Il governo egiziano e la delegazione palestinese al Cairo hanno annunciato il raggiungimento della tregua tra Hamas e Israele. Abu Marzouk, portavoce del movimento islamista, ha definito l'accordo come una vittoria. Non sono ancora noti i dettagli del negoziato, ma secondo fonti palestinesi citate da Nena News il patto sarebbe legato al lancio di un'iniziativa diplomatica dell'Anp per la creazione di uno Stato di Palestina. Nel frattempo stamattina sono proseguiti i raid dell'aviazione israeliana: morti quattro palestinesi.
Continua l'offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza. A 50 giorni dall'inizio dell'operazione Margine Protettivo l'aviazione militare ha proseguito i bombardamenti, confermando una linea strategica adottata negli ultimi giorni, ovvero la distruzione degli edifici più alti dell'area, nei quali i funzionari della difesa sospettano siano nascosti miliziani di Hamas. Sotto le bombe è finito anche l'Italian Mall, un centro commerciale con una cinquantina di appartamenti costruito con l'ausilio di fondi italiani alla fine degli anni '90. Come riporta l'agenzia stampa Nena News, "a distruzione compiuta da bombe ad alto potenziale sganciate dagli F-16 è preceduta da “avvertimenti” che se da un lato consentono agli abitanti di allontanarsi, dall’altro gettano nel panico centinaia di persone. Non solo, ma adesso gli avvertimenti vengono dati anche a famiglie che vivono in palazzi che poi non sono colpiti, come avvenuto ieri nel caso della Torre Tayba 1, sul lungomare di Gaza city. Senza contare che sono presi dal panico anche coloro che vivono negli edifici vicini a quelli minacciati".
Nel mirino di Israele la piccola borghesia gazawi
Ma come mai Israele ha preso di mira le torri di Gaza City? L'obiettivo sarebbe quello di stremare la "piccola borghesia" della città, quella finora meno colpita dai raid aerei che invece a lungo si sono concentrati nei quartieri più poveri. Secondo le autorità della difesa di Tel Aviv in questo modo verrebbe spezzato il sostegno – anche economico – alla resistenza armata di Hamas e di altre formazioni, che così sarebbero costrette a sedere al tavolo della trattativa in una condizione più debole e senza poter porre condizioni come fatto finora.
Ieri 12 morti nei raid israeliani
Va da sé, comunque, che all'abbattimento degli edifici "residenziali" si accompagnano decine di raid nel resto del territorio. la scorsa notte i bombardamenti sono stati 15 ed hanno causato la morte di due persone, mentre il bilancio della giornata di ieri è di 12 vittime, tutte palestinesi e in gran parte civili. Dal canto loro Hamas e gli altri gruppi armati palestinesi proseguono con il lancio di razzi verso Israele: nella maggior parte dei casi però gli ordigni esplodono in aree disabitate o vengono intercettari dal sistema Iron Dome.