Gaza, Israele bombarda nuovamente un campo profughi: almeno 6 morti, tra i quali un neonato
Un nuovo, ennesimo, raid aereo israeliano sul campo profughi di al-Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, ha causato la morte di sei palestinesi, tra cui un neonato, e decine di feriti. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa citando fonti locali. Gli aerei da guerra di Tel Aviv hanno preso di mira la casa della famiglia al-Khatib nel campo profughi, uccidendo quattro persone, compreso un bambino, e ferendone altre. Un altro attacco aereo ha colpito la casa della famiglia an-Najjar nel campo profughi, provocando l'uccisione di altre due persone e il ferimento di altre.
Ciò è avvenuto quando i caccia e l’artiglieria israeliani hanno fatto saltare in aria una serie di edifici residenziali nella zona di Al-Mughraqa, a nord del campo di Nuseirat nella Striscia centrale. Nel frattempo, altri aerei da combattimento dello stato ebraico hanno preso di mira la zona di al-Mawasi, a nord di Rafah, e un assembramento di persone nel quartiere di Shuja'iya, a est di Gaza, provocando l'uccisione di due persone e il ferimento di altre. Secondo le ultime stime palestinesi sarebbero saliti ad almeno 37.337 i morti per mano israeliana, con circa 85.229 feriti.
Ben-Gvir: "Le pause tattiche a Gaza sono inaccettabili"
In questo quadro, mentre continuano le uccisioni di civili palestinesi, il ministro della sicurezza di estrema destra israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha definito "deliranti" le pause tattiche per consentire l'arrivo di aiuti umanitari proposte dall'esercito: "Colui che ha deciso una ‘tregua tattica' ai fini di una transizione umanitaria, soprattutto in un momento in cui molti dei nostri soldati stanno cadendo in battaglia, è malvagio e uno sciocco che non dovrebbe continuare nella sua posizione", attacca. "Purtroppo questa mossa non è stata presentata al governo ed è contraria alle sue decisioni", ha aggiunto il ministro dell'ultradestra.
Netanyahu scioglie il gabinetto di guerra
Benyamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del gabinetto di guerra. Il premier – secondo i media – ha informato i ministri durante la riunione del Gabinetto di sicurezza politico dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot da quello di guerra. Secondo le previsioni, Netanyahu continuerà a tenere riunioni limitate a scopo di "consultazione", che si sono già svolte alla presenza dei ministri Yoav Galant, Ron Dermer e del capo dell'Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi.
In Israele inizia oggi una settimana di proteste contro il governo
Intanto in Israele i gruppi che contestano il governo hanno annunciato una settimane di mobilitazioni, a partire da oggi, per sollecitare la nuove elezioni entro il 7 ottobre. Già ieri ancora una volta le proteste di piazza hanno bloccato alcune delle principali strade di Israele. Oggi un'altra manifestazione è prevista davanti alla Knesset per le 19. "Il nostro obiettivo è chiaro", ha detto il responsabile del movimento ‘Liberi nella nostra Terra', Eran Schwartz: "Ed è quello di restituire immediatamente il mandato al popolo e andare alle urne prima dell'anniversario del fallimento rappresentato dallo scorso 7 ottobre".
L'accusa al governo israeliano è di "aver fallito ripetutamente sia sul fronte della difesa della sicurezza di Israele che nel prendersi cura dei suoi cittadini". E di "anteporre la sopravvivenza politica all'interesse del Paese", come "dimostrato dal fallimento nel promuovere un accordo per la liberazione degli ostaggi" trattenuti dal 7 ottobre 2023 nella Striscia di Gaza e "dall'abbandono dei cittadini del nord" di Israele, nel mirino degli attacchi degli Hezbollah libanesi. Per un altro esponente del movimento, le elezioni sono l'unico modo per “ridare speranza” agli israeliani. A Netanyahu chiede di non avere paura perché "solo un dittatore sarebbe spaventato dalla sua stessa gente".