Gaza, Israele bombarda l’Ospedale Battista: “Pazienti evacuati dalla terapia intensiva e morti in strada”

Con un raid aereo a Gaza durante la notte tra sabato e domenica delle Palme, Israele ha bombardato l’ospedale Al Ali di Gaza City detto anche Ospedale Battista. Il raid da distrutto il pronto soccorso, l'ingresso principale e una struttura che ospita l'ossigeno medicale per i pazienti di terapia intensiva mandando fuori uso il più grande ospedale ancora funzionante nel nord di Gaza.
Il bombardamento israeliano è avvenuto mentre i medici si affrettavano a evacuare i malati e i feriti dopo che le forze armate dell’Idf avevano avvertito dell’imminente raid, imponendo a tutti di lasciare la struttura medica immediatamente. I medici sono stati costretti a portare tutti in strada anche i malati in pericolo di vita e alcuni sono morti, secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie palestinesi.
L’attacco israeliano all’ospedale infatti ha lasciato pazienti gravemente malati per strada e secondo fonti mediche, almeno tre persone, tra cui un ragazzo sotto ossigeno, sono morte a causa dell'evacuazione frettolosa. Le autorità di Gaza hanno condannato l'attacco, sottolineando che l'ospedale al-Ahli stava curando centinaia di pazienti quando è stato bombardato.
Il governo di Hamas nella striscia di Gaza ha affermato che "i caccia hanno preso di mira l'ospedale, bombardandolo con numerosi missili". L'ufficio stampa di Gaza ha definito l'azione "un altro crimine orribile", precisando che l'ospedale ospitava centinaia di pazienti, feriti e personale medico.
L’attacco è avvenuto nell’ambito delle nuove operazioni militari israeliane e dell'offensiva che hanno bloccato l'accesso alla città meridionale di Rafah e colpito l’intera Striscia di Gaza. Sabato sera l'esercito israeliano aveva emesso nuovi ordini di sfollamento per i residenti del campo profughi di Nuseirat, nel centro della città, e di Khan Younis, nel sud, dopo aver intercettato tre razzi provenienti dalla Striscia.
I palestinesi sono stati ormai schiacciati in aree di territorio sempre più piccole. "Presto, le operazioni delle IDF si intensificheranno e si estenderanno ad altre aree nella maggior parte di Gaza, e sarà necessario evacuare le zone di combattimento", ha affermato il ministro della Difesa Israel Katz in una dichiarazione, aggiungendo: “L'IDF ha ormai completato la presa dell'asse Morag, che attraversa Gaza tra Rafah e Khan Yunis, trasformando l'intera area tra il corridoio Filadelfia e Morag in parte della zona di sicurezza israeliana".