Gaza, Israele bombarda il campo profughi di Al-Maghazi: almeno 13 morti, tra loro anche bambini
Almeno tredici persone – tra le quali diversi bambini – sono state uccise dopo un nuovo attacco aereo israeliano contro il campo profughi di Al-Maghazi, nel centro di Gaza. Lo riferisce la CNN, che ha pubblicato anche uno straziante video in cui si vedono decine di corpi riversi sull'asfalto e scene di disperazione, tra le urla dei familiari delle vittime e i tentativi di soccorrere i superstiti.
Il raid è stato condotto la scorsa sera. Altre sette persone sono invece state uccise, e diverse ferite, in seguito a un attacco aereo a Rafah. Secondo quanto riferito, un jet israeliano ha attaccato una casa nel campo profughi di Yabna. Si suppone che tra le persone uccise ci siano quattro bambini.
Quasi 34mila morti accertati nella Striscia di Gaza
Complessivamente almeno 56 persone sono rimaste uccise negli attacchi messi a segno nelle ultime 24 ore dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, precisando che sale così a 33.899 il numero dei palestinesi morti dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre scorso, tra cui si contano oltre 14.520 bambini e 10.000 donne. Altre 89 persone sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore, per complessivi 76.664 feriti.
ONU, appello per la raccolta di 2,8 miliardi di dollari di aiuti
In questo quadro drammatico le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per la raccolta di donazioni per un valore di due miliardi e 800 milioni di dollari in favore delle popolazioni colpite dal massacro nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. A preannunciare la misura, nel corso di una videoconferenza è stato Andrea De Domenico, a capo dell'Ufficio per il coordinamento dell'assistenza umanitaria (Ocha) nei Territori palestinesi. Secondo il funzionario ONU, il 90 per cento dei fondi dovrebbe essere destinato alle comunità di Gaza. I beneficiari degli interventi potrebbero essere circa tre milioni di persone.
Intanto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, è tornato a chiedere ancora una volta che gli ospedali vengano protetti. "Chiediamo nuovamente un cessate il fuoco. La medicina chiave di cui la popolazione di Gaza ha bisogno è la pace", ha scritto sui social il numero uno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dopo che le squadre dell'agenzia “hanno raggiunto l'ospedale Al-Shifa e l'ospedale indonesiano” nella Striscia di Gaza “per valutare la loro attuale capacità”.