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Conflitto Israelo-Palestinese

Gaza, Israele bombarda camion che trasportava medicinali: uccisi cinque operatori umanitari

Dopo aver colpito un convoglio del World Food Programme l’esercito israeliano ieri ha bombardato un camion dell’Ong statunitense Anera che trasportava forniture mediche e carburante, uccidendo cinque operatori umanitari. Intanto Tel Aviv ha dato l’ok a “pause umanitarie” per consentire la vaccinazione anti poliomielite a Gaza.
A cura di Davide Falcioni
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Un convoglio che trasportava aiuti umanitari nella Striscia di Gaza è stato preso di mira da un attacco aereo israeliano. L'attacco è stato confermato dal portavoce delle IDF, secondo cui il bombardamento si sarebbe reso necessario quando un commando di "assalitori armati palestinesi" ha tentato di dirottare i camion. Tale ricostruzione è stata però immediatamente smentita da Anera, Ong statunitense che aveva organizzato la distribuzione di aiuti; secondo l'ente benefico le persone uccise nell'attacco non erano terroristi di Hamas bensì dipendenti della società di trasporti con la quale era stata stretta una collaborazione.

Il convoglio stava trasportando rifornimenti medici e carburante a un ospedale gestito dagli Emirati a Rafah. Come di consueto il percorso dei camion era stato concordato in anticipo con l'IDF, nell'ambito di un processo di "deconflittualità" volto a impedire che i mezzi di soccorso venissero bombardati. Sandra Rasheed, direttrice di Anera per la Palestina, ha definito l'attacco agli operatori umanitari "scioccante". "Il convoglio, coordinato da Anera e approvato dalle autorità israeliane, includeva un nostro dipendente che fortunatamente è rimasto illeso. Alcuni individui, tutti dipendenti dalla compagnia di trasporti con cui collaboriamo, sono rimasti uccisi nell'attacco. Erano nel primo veicolo del convoglio". A quanto pare il bilancio sarebbe di cinque morti.

Cecchini israeliani sparano su convoglio del World Food Programme

L'attacco aereo al convoglio di Anera è avvenuto pochi giorni dopo che i soldati israeliani avevano aperto il fuoco su un veicolo del World Food Programme (WFP), chiaramente contrassegnato con le insegne delle Nazioni Unite. Il WFP ha affermato che il mezzo è stato colpito da almeno 10 proiettili mentre si avvicinava a un posto di blocco dell'IDF a Wadi Gaza. Il veicolo era blindato con vetri rinforzati e nessuno al suo interno è rimasto ferito.

Il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric ha dichiarato: "Un veicolo umanitario delle Nazioni Unite chiaramente contrassegnato, parte di un convoglio che era stato completamente coordinato con le forze armate israeliane, è stato colpito 10 volte da proiettili d’arma da fuoco dell’esercito israeliano, anche con proiettili diretti ai finestrini anteriori". I cecchini hanno aperto il fuoco quando il convoglio si è avvicinato a un checkpoint per attraversare il quale, secondo l’ONU, l’esercito israeliano aveva rilasciato diverse autorizzazioni. Il Programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite ha dichiarato che sospenderà le operazioni umanitarie a Gaza dopo l’attacco delle forze israeliane.

Da Israele ok a pause umanitarie per vaccinare i bambini di Gaza contro la poliomielite

Intanto – mentre proseguono i massacri a Gaza e in Cisgiordania e l'esercito lascia Khan Yunis – una rara buona notizia. Israele ha accettato una serie di "pause umanitarie" a Gaza per consentire la vaccinazione dei bambini contro la poliomielite. L'ha confermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui la campagna avrà l'obiettivo di vaccinare circa 640mila bambini nella Striscia e inizierà domenica.

La campagna sarà suddivisa in tre fasi separate nelle parti centrale, meridionale e settentrionale dell'enclave palestinese. Durante ogni fase, i combattimenti si fermeranno per tre giorni consecutivi tra le 6 e le 15 ora locale. L'accordo arriva pochi giorni dopo che i funzionari delle Nazioni Unite hanno reso noto che un bambino di 10 mesi era rimasto parzialmente paralizzato dopo aver contratto il primo caso di poliomielite a Gaza in 25 anni.

Le dosi di vaccino già disponibili a Gaza sono circa 1,26 milioni e presto ne arriveranno altre 400mila. Le vaccinazioni saranno eseguite dal personale ONU e da altri operatori sanitari locali. L'OMS punta a raggiungere una copertura vaccinale del 90% in tutta la Striscia, requisito necessario per fermare la trasmissione del virus all'interno di Gaza.

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